Berlusconi promette: «Lo Stato pagherà le dentiere agli anziani poveri. Tornerò in Parlamento tra meno di sei anni»

Silvio Berlusconi
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Lunedì 12 Maggio 2014, 09:53 - Ultimo aggiornamento: 13 Maggio, 07:51
Forza Italia al 25% alle Europee, un avvertimento a Matteo Renzi sul tema delle riforme e una promessa: Torner in Parlamento molto prima di sei anni perché la sentenza che ha dato il via a tutto ciò sarà presto dichiarata ingiusta ed annullata». Silvio Berlusconi tira la volata in vista delle Europee. L'obiettivo è erodere consensi al Pd e a Beppe Grillo, e magari arrivare proprio a ridosso del M5S. «Il 20% sarebbe un miracolo, appena un posto sotto le elezioni 2013 quando Alfano era ancora con noi - ammette l'ex premier - ma io punto a superare il 25%».



Intanto Berlusconi rilancia una proposta per gli anziani. «Una cosa a cui avevo già pensato durante gli anni del governo ma poi non è stato possibile realizzare. Andando in campagna elettorale al Sud, ho fatto quasi una classifica. Ho visto che ci sono moltissime persone anziane a cui mancano i denti e che non hanno i soldi per pagarsi gli impianti dai dentisti. Lo Stato, come sta facendo già la Svezia in Europa, pagherà questi impianti dentali che durano per sempre», ha detto Berlusconi, in un'intervista a Canale Italia.



La nuova sfida dell'ex Cav arriva mentre in cui viene resa ufficiale la data del 21 maggio per il suo ritorno a Porta a Porta, per quella che appare una vera e propria sfida a distanza con il premier, ospite di Vespa il giorno dopo, il 22 maggio, e con Beppe Grillo, invitato alla stessa trasmissione due giorni prima, il 19 maggio.



Il voto «continentale» assume sempre più un valore per gli equilibri politici italiani o almeno è questo il senso che Forza Italia vuol imprimere con forza alle elezioni di fine maggio. Per Giovanni Toti, infatti, «bisogna andare a votare non solo per cambiare l'Europa, ma anche per cambiare questo governo e questa politica economica». E gli italiani -

spiega - «hanno la possibilità di cambiare, dando il loro voto a Forza Italia».



In ballo ci sono anche le riforme istituzionali. Berlusconi lancia un avvertimento al premier. «Il progetto sul Senato portato avanti da Renzi - sottolinea - per certi versi è uguale al nostro, ma loro hanno presentato una riforma che così com'è stata scritta è assolutamente inaccettabile».



Si tratta di parole durissime che spiazzano. E, come se non bastasse, il Cavaliere tira in ballo anche l'ordine del giorno Calderoli, votato dai forzisti in commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama che di fatto stravolge il testo presentato dall'esecutivo: «Abbiamo votato l'odg così come abbiamo votato il testo governativo - sottolinea il Cav - ma sappiamo bene che i testi base sono fatti per essere stravolti dalle commissioni...».



A rincarare la dose interviene ancora una volta Toti, secondo il quale «tutto il percorso delle riforme è in difficoltà perché Renzi ha fatto il passo più lungo della gamba e non riesce a controllare il suo partito». Il tentativo è quello di addossare al Pd tutte le responsabilità in caso di fallimento dell'accordo sulle riforme. «Se si tratta di buone riforme le facciamo anche con Belzebù - aggiunge velenosamente Toti - ma solo se sono buone e non se servono soltanto a dare una medaglietta a Renzi in vista delle Europee».



Sullo sfondo restano le questioni interne. Berlusconi torna sull'ipotesi di «discesa in campo» della figlia Marina: «Farà quello che le sembrerà giusto - afferma - io la sconsiglierò di lasciare quello che sta facendo molto bene ora». A spingere su questa ipotesi è, invece, Francesca Pascale che sottolinea come sia stata proprio lei «la prima a spingere Marina» perchè, spiega, «ha le stesse doti del padre». «Se si presentasse - conclude - vincerebbe primarie ed elezioni».



Il Cavaliere, per il momento, è più attento a mantenere uniti i suoi ed a respingere gli attacchi di Ncd: «I moderati - conclude - devono essere insieme, se si dividono perdono».