Le indagini della Squadra Mobile erano state avviate nel pomeriggio del 19 maggio, quando, dopo alcune ore dopo la condanna in secondo grado, la Prima Sezione della Corte d'Assise d'Appello di Milano aveva emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere; tuttavia, Procacci, prima ancora della sentenza, si era allontanato da Milano, raggiungendo il giorno stesso la Francia e da qui, in aereo, la città di Beirut.
Il 23 maggio, dopo soli quattro giorni di indagini, la Squadra Mobile ha localizzato Procacci in Libano e, attraverso il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, ha attivato un canale di comunicazione in tempo reale con i colleghi libanesi, che stamattina, sulla base delle informazioni trasmesse da Milano, hanno catturato il latitante.