Alitalia e trattativa su esuberi, Del Torchio: ipotesi Adr Lupi: no Cig ma mobilità

L'ad Alitalia Del Torchio
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Martedì 8 Luglio 2014, 17:49 - Ultimo aggiornamento: 21:49
Cerchiamo di trovare una soluzione meno dolorosa possibile, un ricollocamento in Adr una delle ipotesi, lo ha detto l' ad di Alitalia, Gabriele del Torchio, rientrando al ministero dei Trasporti per riprendere il tavolo delle trattative. «Mi auguro di chiudere venerdì ma possibile anche domenica o lunedì», ha concluso.



La replica. Nessuna ipotesi di un eventuale ricollocamento di alcuni esuberi Alitalia all'interno di Adr «è stata mai presa in considerazione». È quanto scrive in una nota Adr, a proposito degli esuberi di Alitalia. L'azienda sottolinea inoltre che «non intende attivare canali preferenziali e discriminatori di assunzione».



Alla ripresa delle trattative su Alitalia nel pomeriggio «non discuteremo di Cig, ma di mobilità. Oggi la richiesta sul tavolo è di 2.251 persone in mobilità». Lo ha detto il ministro degli Trasporti, Maurizio Lupi, ritornando al ministero, spiegando che «parte sono quelli già in Cig a zero ore e parte sono nuovi lavoratori».



Si discuterà poi nel merito su come ricollocare gli esuberi, ha aggiunto, e in quest'ottica sottolinea che bisogna ragionare sul perimetro esterno e non solo su quello interno di Alitalia.



«Senza la Cig lo dice Lupi. Se si inventa qualcosa di meglio noi siamo a disposizione». Così il segretario confederale della Cgil, Fabrizio Solari, che poi spiega: «L'unica cosa che mi sento di escludere e che questa avventura possa partire lasciando sul terreno cadaveri senza tutele. Penso che la Cig servirà, bisogna escludere licenziamenti senza prospettive».



«Le parole del ministro Lupi, impegnato nella difficile trattativa Ethiad- Alitalia, preoccupano e non poco». Lo afferma il vice presidente del Consiglio regionale del Lazio, Massimiliano Valeriani. «Il ministro infatti - aggiunge Valeriani - afferma che è difficile cancellare gli oltre 2000 esuberi di cui si parlava inizialmente. Mi auguro che questa vertenza possa coincidere con il rilancio del sistema aeroportuale del paese senza che questo obiettivo debba coincidere con altri dolorosi prezzi sociali, in termini occupazionali. Alitalia e Fiumicino sono per Roma e per i lavoratori una risorsa importantissima e adesso bisogna pensare a tutelare la quantità, ma anche la qualità, dell'occupazione».




Alla ripresa delle trattative tra governo, Alitalia e sindacati per gli esuberi della compagnia è arrivato anche il presidente della società Roberto Colaninno. Colaninno è entrato al ministero senza rilasciare dichiarazioni.
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