Harry e Meghan, dalla tiara al razzismo: il documentario Netflix e le domande ancora senza risposta

In “The Firm” i punti interrogativi aperti sull'uscita della coppia dalla famiglia reale

Harry e Meghan Markle
di Leonardo Iattarelli
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Venerdì 16 Dicembre 2022, 18:35 - Ultimo aggiornamento: 17 Dicembre, 14:36

Il principe Harry e Meghan Markle hanno concluso il loro documentario bomba “The Firm” su Netflix con il botto, in particolare per gli ultimi tre episodi con una serie di attacchi alla famiglia reale. Dall’affermazione del 38enne Harry secondo cui suo fratello, il principe William, lo avrebbe lasciato “terrorizzato” durante il vertice di Sandringham per discutere della Megxit «gridando e urlando», all’accusa di Meghan secondo cui gli addetti ai lavori del palazzo «l’hanno data in pasto ai lupi», non sono mancate le accuse pesanti fatte alla Monarchia e alle sue gerarchie più alte. 

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Le domande senza risposta


Tuttavia, sebbene la serie sia giunta a una conclusione molto drammatica, ha anche lasciato senza risposta diverse domande fondamentali. Dalla loro uscita ufficiale dalla famiglia reale nel marzo 2020, un momento descritto da Harry nel documentario come una «fuga verso la libertà», il duca e la duchessa di Sussex hanno mosso diverse accuse pesanti contro la monarchia. Ma l’accusa mossa dalla coppia secondo cui un reale, di cui non è stato fatto il nome, ha fatto commenti razzisti sul colore della pelle del figlio Archie, è stata menzionata solo di sfuggita e non è stato detto altro su chi, cosa, quando o dove si sia verificato il presunto commento. 

I PIANTI
Né Meghan, 41 anni, ha approfondito la sua affermazione secondo cui Kate, la principessa del Galles, l’avrebbe fatta piangere nelle ore precedenti al suo matrimonio (dopo aver detto in realtà che sarebbe stata lei stessa a lasciare Kate in lacrime, durante l’intervista di Oprah Winfrey).  Anche la verità su ciò che è realmente accaduto con la scelta della tiara nuziale di Meghan rimane un mistero, nonostante le numerose segnalazioni sulla lite che si dice sia scoppiata sulla scelta dell’accessorio e sul desiderio dell’allora futura sposa di provarlo in anticipo.  Allo stesso modo, mentre negli ultimi anni sono state diffuse pubblicamente numerose dichiarazioni esplosive sul comportamento scorretto di qualcuno all’interno delle mura del palazzo, la maggior parte di queste dichiarazioni è stata ignorata nel documentario.

E mentre quest’ultimo invia frecce avvelenate verso il Palazzo, il “Daily Mail Femail” rivela le domande controverse che ancora si fanno intorno alla coppia. Sebbene si sia discusso molto durante il documentario Netflix dei Sussex, una questione chiave che non è stata toccata è, come detto, quella che riguarda “chi ha fatto davvero piangere chi” durante una discussione tra Meghan e la principessa del Galles prima del matrimonio reale nel 2018.

I RETROSCENA
Sulla scia delle nozze di Harry e Meghan, iniziarono ad emergere infatti notizie su un alterco tra l’allora futura sposa e la sua futura cognata che affermava che Kate, 40 anni, era stata ridotta in lacrime durante una lite per i vestiti delle damigelle.  Il Daily Telegraph ha riferito che la principessa del Galles stava piangendo dopo aver indossato un vestito con sua figlia, la principessa Charlotte, che ha servito come damigella alla cerimonia: «Kate aveva appena dato alla luce il principe Louis e si sentiva piuttosto stanca», ha affermato una fonte. Tuttavia Meghan avrebbe poi detto nella sua intervista con Oprah Winfrey che in realtà era stata Kate a farla piangere. Oprah ha chiesto a Meghan: «C’è stata una situazione in cui Kate avrebbe pianto o avrebbe potuto piangere?» e la duchessa del Sussex ha insistito: «No, no. È successo il contrario. E non lo dico per denigrare nessuno, perché è stata una settimana davvero dura quella del matrimonio. Ed era arrabbiata per qualcosa, ma lo aveva ammesso e si era scusata. Mi ha portato dei fiori e un biglietto di scuse e ha fatto quello che avrei fatto io se avessi saputo di aver ferito qualcuno, almeno per assumermene la responsabilità».
Tuttavia, il mistero ha preso un’altra svolta all’inizio di quest’anno, quando uno scrittore esperto della Casa reale, Tom Bower, ha affermato che la vera versione degli eventi era diversa: Kate «è scoppiata in lacrime» dopo che Meghan «ha fatto dei paragoni non felici tra la principessa Charlotte e la sua migliore amica, la figlia di Jessica Mulroney». Bower ha scritto che Meghan e Kate sono entrate in disaccordo su cose come la lunghezza dell’orlo del vestito di Charlotte, la vestibilità del suo abito e sul fatto che le damigelle dovessero indossare o meno i collant al matrimonio. 

LA TIARA
Un’altra storia controversa emersa sulla scia del matrimonio dei Sussex - ma ignorata durante il documentario - riguarda una presunta discussione sulla tiara che Meghan avrebbe indossato durante la cerimonia. Una prima versione degli eventi diceva che l’allora futura sposa avrebbe amato su tutte una tiara contenente smeraldi, ma le fu detto che non poteva indossarla. E si dice che la regina abbia scelto una tiara di diamanti che fu indossata da sua nonna, la regina Mary, nel 1932. 
Al momento della lite, si racconta che la regina abbia detto al principe Harry, secondo un insider reale che ha parlato con The Sun: «Meghan non può avere quello che vuole. Riceve la tiara che le ho regalato». La regina avrebbe anche chiesto perché Meghan avesse bisogno di un velo per il matrimonio, dato che doveva essere il suo «secondo matrimonio» ha affermato una fonte, aggiungendo che «Meghan può essere una donna molto difficile». Tuttavia, nel 2020, l’amico intimo di Meghan e Harry, Omid Scobie, ha scritto nel suo libro, “Alla ricerca della libertà”, che qualsiasi turbamento per la tiara coinvolgeva in realtà Angela Kelly. Secondo “Scobie” e la sua coautrice Carolyn Durand, Harry sentiva che Kelly aveva deliberatamente messo bocca nella decisione su quale tiara la regina avrebbe dovuto consigliare a Meghan di indossare. 

RAZZISMO
Finora, né Meghan né Harry hanno parlato pubblicamente dell’incidente e, data la sua ammissione dal documentario di Netflix, sembra che abbiano intenzione di rimanere in silenzio su questa controversia. Probabilmente l’accusa più dannosa emersa dall’intervista incendiaria di Harry e Meghan con Oprah nel marzo 2021 è stata la loro affermazione secondo cui un reale anziano, rimasto anonimo, avrebbe fatto un commento razzista sul colore della pelle del figlio Archie. Meghan si è rifiutata di identificare la persona in questione, dicendo solo che «sarebbe stato davvero pericoloso per loro» se il suo nome fosse rivelato.

IL LIBRO

Alcuni esperti reali ritengono che il documentario di Netflix sarà «l’ultimo chiodo sulla bara del rapporto dei Sussex con la famiglia reale» e i commentatori hanno insistono sul fatto che non ci può essere modo di tornare indietro per la coppia dopo i loro ultimi attacchi pubblici alla monarchia. Il rapporto frantumato tra la coppia William e Kate e la famiglia di Harry potrebbe subire un altro duro colpo nelle prossime settimane, quando il duca pubblicherà il suo libro di memorie, “Spare”, il 10 gennaio. Si dice che Harry, a cui è stato pagato un anticipo di 20 milioni di dollari per il libro, documenti il «viaggio personale del Duca dal trauma alla guarigione» e gli esperti hanno avvertito che la famiglia reale dovrebbe essere «molto preoccupata» per ciò che le pagine possono contenere. Ma al di là del libro, non è chiaro dove Harry e Meghan intendano concentrare i loro sforzi professionali per andare avanti. Alla fine del mese scorso, Meghan ha pubblicato l’episodio finale della prima stagione del suo podcast su Spotify, “Archetypes”, ma al momento non è chiaro se ci sarà una seconda serie del podcast da 18 milioni di dollari. 

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