Dalle varianti agli ospedali pieni, ecco perché la provincia di Frosinone è finita in arancio

Dalle varianti agli ospedali pieni, ecco perché la provincia di Frosinone è finita in arancio
di Vincenzo Caramadre
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Domenica 28 Febbraio 2021, 09:42 - Ultimo aggiornamento: 09:58

Varianti, boom di contagi e ricoveri triplicati. Ecco perché tutta la provincia di Frosinone da lunedì notte, allo scoccare della mezzanotte, sarà in zona arancione. La decisione, alla luce del numero dei contagi registrati nelle ultime due settimane, era nell'aria da giorni. L'ufficialità è arrivata nel tardo pomeriggio di ieri quando sul tavolo del presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, è finita la relazione del Seresmi (Servizio Regionale per l'Epidemiologia, Sorveglianza e controllo delle Malattie Infettive) dell'istituto Spallanzani.

A far scattare il livello avanzato di misure per il contenimento della pandemia è stato l'indice dei contagi Rt superiore a 1. In provincia di Frosinone, che già conta due zone rosse (i comuni di Torrice e Monte San Giovanni Campano, oltre alla confinante Colleferro) ogni 10 mila abitanti attualmente ci sono 19 positivi.

Nel periodo 14-21 febbraio c'è stato un aumento di positivi superiore al 33%, pari a 961 positivi, rispetto alla settimana precedente.

Le aree più colpite: Alatri, Anagni e il Sorano 

La maggiore incidenza dei casi si è registrata nel distretto sanitario A (Alatri-Anagni) più 59% (151 positivi) e nel Distretto C (Sora) più 86% (383 positivi). Determinate è stato il numero delle varianti, cinque accertate nella settimana appena terminata, quattro sono state le varianti Brasiliane (1 a Cassino, 2 ad Alatri e 1 a San Giovanni Incarico) e una inglese (1 a Torrice).

Altro fattore incidente è stato il picco di ricoveri: più 74% e la presenza di almeno tre cluster in altrettante strutture socio-sanitarie. Ieri il trend è cresciuto ulteriormente: su 1407 tamponi ci sono stati 241 nuovi positivi e un focolaio in una Rsa di Esperia con 16 positivi in 34 ore.

Ancora una giornata da record di positivi a Monte San Giovanni Campano: 32 infettati. Questa la situazione negli altri paesi: Alatri 23, Frosinone 20, Veroli 18, Esperia 16, Sora 14, Cassino 9, Anagni 7, Isola del Liri 7, Pontecorvo 6. C'è stato anche un decesso: una donna di 91 anni di Frosinone.

Il direttore generale della Asl Pierpaola D'Alessandro, poco prima l'annuncio della zona arancione aveva già chiarito quale fosse la gravità della situazione. «Siamo tutti molto stanchi ma serve il coraggio della responsabilità. Il virus circola in tutta la provincia, si annida ovunque. Il virus nella maggior parte dei casi è asintomatico e passa stando in stretto isolamento domiciliare».

Terapie intensive e posti letto pieno

Ma in queste ultime ore, come rilevato anche nel report dello Spallanzani, è aumentata la pressione sugli ospedali. «Purtroppo - prosegue il manager Asl - molti arrivano anche in ospedale, sono oltre la soglia di guardia le terapie intensive e da oggi sono ad altissima occupazione anche i posti letto negli ospedali».
Quindi il direttore richiama tutti alla responsabilità: «Ognuno deve rivedere i propri comportamenti. Girando sono visibili molti comportamenti scorretti. I positivi devono rispettare le regole in maniera ferrea e non uscire e non avere contatti anche se in assenza di sintomi. L'isolamento è da rispettare rigorosamente anche nelle case».

Proprio sul fronte dei controlli per prevenire le violazioni alle norme per il contenimento della pandemia, a Pontecorvo sono state sanzionate tre persone. Si tratta di un 32enne, un 44enne e una 46enne, sorpresi a consumare bevande nei pressi di locali pubblici oltre le 18.
 

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