«Ho visto Willy colpito da calcio al petto da un ragazzo e sbattere contro una panda blu vecchio modello». E' il racconto di uno dei testimoni ascoltati oggi nell'udienza del processo per l'omicidio di Willy Monteiro Duartedi in Corte di Assise a Frosinone. Il pestaggio del giovane di Paliano, avvenuto la notte tra il 5 e il 6 settembre a Colleferro, è avvenuto in secondo momento. Inizialmente c'erano state delle scaramucce tra alcuni ragazzi di Paliano e Francesco Belleggia e Pincarelli, imputati insieme ai fratelli Marco e Gabriele Bianchi. Tutto sarebbe iniziato per un bacio.
Willy Monteiro, il racconto del testimone
A raccontare oggi in aula quei momenti è stata proprio la ragazza, una ventenne, oggetto di quelle attenzioni. «Quella sera - ha riferito la testimone, come riporta l'agenzia Adnkronos - ero arrivato al 'Due di Picchè verso le 23, ero con alcuni amici. Intorno alle 2 abbiamo deciso di andare a casa di un amico, ma in quel momento abbiamo sentito apprezzamenti fatti a una delle ragazze che erano con noi. Il suo fidanzato si è girato ed è andato a parlare con Francesco Belleggia e Mario Pincarelli (il primo aveva un braccio ingessato, l'altro una lacrima tatuata).
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Il racconto del pestaggio
Poi il momento del pestaggio di Willy su cui si è invece soffermato un altro testimone, un 23enne di Paliano: «All'improvviso ho notato salire una agitazione improvvisa, alcuni miei amici sono venuti verso di me dicendomi di andare via, ed è stato allora che ho visto Willy colpito da calcio al petto da un ragazzo e sbattere contro una panda blu vecchio modello - dice il ragazzo - Conoscevo Willy di persona perché aveva frequentato la stessa scuola del mio amico, quello colpito dal pugno, quando si incontravano si fermavano sempre a parlare. Sapevo che Willy era intervenuto perché voleva cercare di capire cosa stesse succedendo al
mio e al suo amico». Sugli aggressori il testimone ha detto ancora al pm: «I due fratelli Bianchi avevano la fama di essere persone temute. Persone da cui tenersi a distanza. Si sapeva che era meglio non guardarli perché magari si rischiava di essere picchiati».
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Il medico legale: due colpi, uno al cuore, uno al petto
Nel corso dell'udienza è stato ascoltato anche il medico legale, il professore Saverio Potenza, che ha eseguito l'autopsia e secondo il quale, stando a quanto riferito all'Adkronos, sono stati due i colpi che hanno ucciso Willy: «Uno al cuore, l'altro al collo». «Willy ha ricevuto un trauma posteriore al collo, che ha originato il trauma alla carotide - spiega - uno toracico posteriore e almeno due a livello addominale».
Solo ipotesi, secondo lo stesso medico legale, quelle avanzate dalla difesa degli imputati su una possibile patologia pregressa della vittima. «Willy era sano come un pesce - dice il professore - Sono solo ipotesi: l'esame macroscopico e l'esame autoptico lo hanno escluso».
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