Violenza sessuale a Ceccano, una ragazza denuncia: «In quella casa abusata anche io»

Dopo il caso denunciato da una 19enne di Alatri, un'altra ragazza ha raccontato ai carabinieri di aver subito abusi sessuali

Violenza sessuale a Ceccano, una ragazza denuncia: «In quella casa abusata anche io»
di Marina Mingarelli
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Mercoledì 10 Maggio 2023, 08:23 - Ultimo aggiornamento: 08:26

Stupro di gruppo in una abitazione di Ceccano, spunta un'altra vittima. A puntare l'indice su uno dei tre indagati, figlio di un noto commerciante della città, dopo la studentessa di 19 anni di Alatri, anche un'altra ragazza. La giovane che adesso si è trasferita a Torino, avendo appreso dai giornali quello che il 22 febbraio dello scorso anno era accaduto in quella villetta di campagna di via San Francesco, ha avuto finalmente il coraggio di raccontare quello che si teneva dentro da tanto tempo. Anche lei, sarebbe finita nelle mani della stessa persona che avrebbe violentato la studentessa e che poi aveva finito per filmarla sul suo cellulare.

La giovane che ha voluto incontrare la vittima, avrebbe raccontato di come quel ragazzo tanto a modo ed educato era riuscita a convincerla ad andare nella villa disabitata di proprietà dei genitori.

A suo dire loro si conoscevano già ma erano soltanto amici. Su Instagram qualche volta si erano scambiati dei messaggi. Quel giorno, avrebbe riferito la giovane, erano da soli. Solitamente quella abitazione, che si trovava in condizioni igieniche spaventose, veniva utilizzata come punto di ritrovo. Quindi non ci aveva trovato nulla di male quando le aveva chiesto di salire in quell'appartamento per bere qualcosa insieme. Una volta dentro casa però "l'amico" dopo averla spinta sul letto aveva cominciato a denudarla.

Quest'ultima aveva cercato di divincolarsi come aveva potuto, ma quel ragazzo era molto più forte ed alla fine per evitare lo stupro era stata costretta ad accettare un rapporto. Uscita da quella casa aveva cercato di resettare tutto e di dimenticare quanto accaduto. Questo uno dei motivi che l'aveva portata ad allontanarsi dalla sua città. E quasi a voler pulire qualcosa che la faceva sentire sporca si è iscritta ad una associazione di volontariato del Nord che si occupa di violenza sulle donne. Da informazioni raccolte sembra che la giovane sia stata ascoltata dai carabinieri a sommarie informazioni, almeno per il momento. Non è chiaro se voglia sporgere o meno denuncia, di certo per lei si è riaperta una ferita.

IL PROCEDIMENTO

Intanto il prossimo 12 maggio i tre imputati che debbono rispondere di violenza sessuale di gruppo e revenge porn dovranno comparire davanti al giudice dell'udienza preliminare del tribunale di Frosinone. I difensori Giampiero Vellucci, Armando Pagliei e Giampiero Pizzuti hanno sempre sostenuto che nella perizia effettuata dai tecnici incaricati non sarebbe stato evidenziato alcun comportamento che potesse in qualche modo ipotizzare uno stupro.

E proprio l'autore di quel video per dimostrare che non c'era stata alcuna violenza, lo aveva consegnato di sua spontanea volontà agli investigatori. Ad avvalorare quanto dichiarato dal giovane anche i suoi due amici i quali avrebbero sostenuto di non aver udito grida che avessero in qualche modo far ipotizzare che la studentessa stesse subendo uno stupro. La vittima - che è rappresentata dall'avvocato Vincenzo Galione - continua invece a sostenere di essere stata violentata. La parola adesso passa al giudice che dovrà decidere se mandare o meno sotto processo i tre ceccanesi.
 

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