Vigile del fuoco morto in un incidente per un guasto, chiesto un rinvio a giudizio

Vigile del fuoco morto in un incidente per un guasto, chiesto un rinvio a giudizio
di Pierfederico Pernarella
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Domenica 10 Marzo 2019, 17:12
Non sarebbe stata una fatalità a causare la morte di Giuseppe Vona, il vigile del fuoco di 38 anni in servizio a Terracina morto nella primavera del 2014 nella galleria Monte Giove a seguito del ribaltamento di una Jeep di servizio da lui stesso condotta.
A cinque anni dalla tragedia, è arrivato il colpo di scena: un pezzo dello sterzo della Jeep era gravemente usurato e la società che pochi mesi prima dell’incidente si era occupata della revisione del veicolo non si era accorta di nulla. La Procura ora ha chiesto il rinvio a giudizio per omicidio colposo del titolare, Mario Carini di Piacenza.

LA TRAGEDIA
L’incidente avvenne il 4 aprile del 2014. Erano passate da poco le 19. Giuseppe Vona, 38 anni, residente nel quartiere di Madonna della Neve a Frosinone, lavorava presso il distaccamento dei vigili del fuoco di Terracina. Quel giorno si stava recando a Gaeta per sostituire un collega, ma a destinazione non ci arrivò mai. Imboccata la galleria Monte Giove per raggiungere la Flacca, Vona perse improvvisamente il controllo della Jeep Land Rover in dotazione ai vigili del fuoco. Il mezzo si ribaltò e il 38enne rimase incastrato tra le lamiere. Per lui non ci fu scampò.

Sull’incidente venne aperta un’indagine. L’autopsia escluse le ipotesi del malore o del colpo di sonno. I rilievi accertarono che il mezzo stava procedendo ad una velocità moderata. Vona poi era una persona prudente, impensabile dunque l’ipotesi di una distrazione. Cosa era successo allora? Secondo i familiari la verità andava cercata nel veicolo, non proprio nuovissimo. I legali delle parti civili, gli avvocati Nicola Ottaviani e Luigi Annunziata, presentarono una denuncia disponendo anche una consulenza tecnica di parte.

LE CONSULENZE TECNICHE
È stato proprio da questi accertamenti che è venuto fuori che una testina, in pratica un bullone che collegava la sommità dello sterzo con il gruppo di manovra, era particolarmente usurata. Quindi, secondo le ipotesi, si sarebbe staccata facendo perdere il controllo del volante. Non solo.

La Jeep era stata sottoposta a revisione pochi mesi prima la tragedia, - il 15 ottobre del 2013 - e la società di Piacenza che se n’era occupata non aveva rilevato nulla. Il procuratore di Latina Carlo Lasperanza, dopo una precedente richiesta di archiviazione del procedimento, ha deciso di riaprire le indagini e di recepire le risultanze delle consulenze tecniche della parte civile.

Quindi si è arrivati alla richiesta di rinvio a giudizio per omicidio colposo del titolare della società di Piacenza, difeso dall’avvocato Daniele Giardi, accusato di non aver rilevato l’usura del pezzo dello sterzo che avrebbe provocato l’incidente mortale. L’udienza preliminare è stata fissata per il 4 luglio.
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