Il vice ministro della Salute, Sileri, lo ha confermato ieri: «Dal 15 febbraio inizieremo ad utilizzare il vaccino prodotto da AstraZeneca, dando per scontato che il 29 (o forse anche il 27 gennaio) ci sarà il via-libera dell’Ema (Agenzia Europea del Farmaco)». E per la Catalent sarà un giorno storico, perchè entrerà a regime un sistema di produzione tra i più veloci al mondo. In attesa dell’autorizzazione dell’Ema, dunque, la Catalent continua a sfornare fiale di vaccino. Fiale che, da Anagni, vanno sul mercato internazionale (soprattutto Inghilterra) ma è evidente che, una volta sfornate, è AstraZeneca a stabilire dove mandarle.
In pratica, da Anagni partono, mediamente, 140 mila fiale al giorno, e, a regime (tra qualche giorno) la Catalent ne confezionerà 160 mila. In sostanza AstraZeneca sta inviando i contenitori di prodotto biologico ad Anagni.
Qui, sotto il controllo attento della general manager Barbara Sambuco, vengono mescolati gli eccipienti per consentire un corretto metabolismo del prodotto. Quindi, attraverso i reparti sterili, si provvede a confezionarlo. E la Catalent vanta un record mondiale: è la più rapida al mondo per l’infialamento delle medicine. E la velocità, così come la puntualità manifatturiera, costituiscono un enorme valore aggiunto nella farmaceutica.
Intanto proseguono gli accertamenti, affidati ai carabinieri del Nas, su eventuali casi di somministrazione di vaccino a chi non aveva diritto. Questione sulla quale è intervenuto anche l’Ordine dei Medici nazionale fornendo qualche numero: «Inaccettabile vaccinare per primo chi non è sul fronte - dichiara il presidente della Federazione degli ordini dei medici (Fnomceo), Filippo Anelli - Ad oggi sono solamente 790.251 le dosi di vaccino somministrate agli operatori sanitari, su un totale di 1.312.275. Ben 397.583 dosi sono state invece iniettate a personale non sanitario e non appartenente alle altre aree a rischio».
Nella Asl di Frosinone è iniziata la somministrazione anche dei richiami. Ieri erano state superate le 11.600 dosi.
Intanto la pandemia torna a far paura in Ciociaria. Nella giornata di ieri ci sono stati tre morti: si tratta di un uomo di 62 anni residente a Sora, una donna di 67 anni residente a Roccasecca e un uomo di 76 anni residente ad Aquino. Salgono, così, a 59 i decessi dall’inizio di gennaio. Stabile, invece, il trend dei contagi: su 775 tamponi i positivi sono stati 86 e i negativizzati 83.
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