Sulla morte di Mirco i parenti hanno annunciato di voler andare a fondo, chiedendo un esame autoptico, che verrà effettuato stamattina, ed il sequestro di tutte le cartelle cliniche. Ieri pomeriggio, in una denuncia-querela contro ignoti inviata al Procuratore, i genitori e la compagna hanno dato la loro versione dell'accaduto. Mirco si era recato al pronto soccorso dell'ospedale di Alatri per un dolore alla «spalla destra», e gli era stato consigliato di rivolgersi ad un ortopedico. In seguito «nella notte a cavallo tra il 19 ed il 20 febbraio», Mirco era stato riaccompagnato ad Alatri perché «si sentiva male»; dopo la seconda visita era stato riaccompagnato a casa alle prime ore del mattino del 20 febbraio.
Poco dopo le 8 però, «sempre più sofferente», il giovane è stato portato all'ospedale di Frosinone. Dove è stato sottoposto a nuovi esami visto che «la situazione degenerava sempre di più». In seguito Mirco ha subìto «un blocco renale» ed è deceduto alle 19.30 del 20 febbraio. Una catena di eventi. Di qui la decisione di presentare querela contro ignoti. Nella denuncia i parenti hanno sollecitato «un esame autoptico» ed «il sequestro delle cartelle cliniche». L'autopsia verrà effettuata stamattina. I parenti di Mirco Cisbaglia si sono affidati agli avvocati Giuseppe de Luca e Daniele Mieli.
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