Il processo, durato appena 10 mesi si è concluso ieri mattina, quando il Pm Emanuele De Franco ha ricostruito ruoli, i fatti e le circostante annotate dai carabinieri del nucleo operativo di Cassino. Ha poi estrapolato quelli che sono stati i conteggi sui tassi di prestito che sarebbero stati applicati ad un commerciante di Cassino. Il Pm si è soffermato poi proprio sulla testimonianza in aula del commerciante, avvenuta la scorsa estate. La vittima, rispondendo alle domande del Pm in aula, confermò che tra il 2014 e il 2016, gli erano stati prestati soldi a strozzo. «Il gruppo - ha sostenuto l’accusa - ha agito in composizione piramidale: Maurizio Sardelli era il finanziatore, Giuseppe Sardelli e Massimo Morra i riscossori, Gianluca Russo e Gerardo Bottiglieri gli intermediari, Silvana Spada in un occasione ha finanziato il gruppo».
Agli imputati, sono stati contestati due prestiti a strozzo al commerciante di Cassino. Uno da di 15 mila euro, per il quale la restituzione sarebbe stata fissata in 20mila euro in un anno. Un altro da 2mila euro e sarebbe stato costretto a consegnare oltre al capitale, 4mila euro di interessi in sei mesi.
Nutrito il pool della difesa, composto dagli avvocati Emanuele Carbone, Mariano Giuliano, Gianrico Ranaldi e Angelo Pollino. Ieri hanno tenuto l’arringa l’avvocato Pollino per Bottigliere. «Il mio assistito - ha detto l’avvocato Pollino - non ha mai svolto il ruolo d’intermediario, come sostiene l’accusa». Arringa anche per Mariano Giuliano che assiste Morra e Giuseppe Sardelli Russo. La sentenza è prevista per martedì 11 dicembre, quando discuteranno gli avvocati Emanuele Carbone e Gianrico Ranaldi che assistono Sardelli Maurizio ( solo l’avvocato Carbone discuterà per Spada), poi ci sarà la sentenza.
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