L'accusa era pesantissima: aver falsificato i bilanci dell'Università di Cassino e del Lazio Meridionale, ma ieri il Gup ha prosciolto l'ex direttore dell'Ateneo Ascenzo Farenti. La vicenda era legata allo scandalo dei contributi Inps non versati (che aveva avuto altri indagati eccellenti) per il quale il direttore rispondeva, appunto, dell'accusa di falso in bilancio. Il Giudice dell'udienza preliminare di Cassino, Alessandra Casinelli, ha accolto la tesi del difensore, avvocato Sandro Salera, (con richiesta conforme del pubblico ministero Alfredo Mattei), ed ha prosciolto il direttore generale per non aver commesso il fatto. Cala pertanto definitivamente il sipario su una vicenda che per anni aveva scosso il mondo universitario nel Basso Lazio.
L'indagine della Guardia di Finanzia era partita nel marzo del 2017 quando dai conti dell'università era venuto fuori un debito da 35 milioni di euro per i contributi previdenziali dei dipendenti.