Lo sviluppo delle investigazioni svolte sotto la direzione delle Procure di Cassino e Roma ha consentito di rilevare che tali società, con una consistente forza lavoro alle dipendenze, avevano omesso la presentazione delle dichiarazioni fiscali e il versamento delle imposte e delle ritenute relative ai lavoratori dipendenti.
Le aziende verificate, a seguito della mancata presentazione delle dichiarazioni fiscali e del mancato versamento delle imposte, quindi, riuscivano a vendere beni ad un valore altamente concorrenziale, con conseguente alterazione delle dinamiche di mercato. Nel corso delle indagini e degli accertamenti, stante la mancanza di parte delle scritture contabili, sono stati analizzati anche i conti correnti bancari e postali intestati ai soggetti sotto inchiesta , quantificando un’ evasione delle imposte sui redditi per oltre 23 milioni di euro.
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