Un nuovo ripetitore in centro,
esplode la rivolta dei residenti

Un nuovo ripetitore in centro, esplode la rivolta dei residenti
di Roberta Pugliesi
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Lunedì 22 Ottobre 2018, 16:32
Un nuovo ripetitore di telefonia mobile in pieno centro. Potrebbe essere installato a breve in via Cellaro. In questi giorni, infatti, è stata protocollata una richiesta al Comune da parte del gestore. L'ente sta valutando la possibilità di concedere un traliccio. Ma in via Cellaro, a pochi passi da via Napoli, già si alzano le barricate e in queste ore si sta costituendo un Comitato del no, capitanato dal consigliere comunale Antonio Farina, residente della zona che sulla questione è più agguerrito che mai: «No all'antenna in via Cellaro - tuona Farina -. Sono pronto a costituire un comitato di salute pubblica a difesa dei cittadini. In qualità di consigliere comunale, oltre che di residente di via Cellaro, mi sto impegnando per costituire un comitato cittadino a difesa del territorio contro la scelta dell'amministrazione di autorizzare l'installazione di un ripetitore telefonico. Scelta irrazionale e potenzialmente lesiva». C'è da dire che il traliccio richiesto da una società di telefonia è alto ben 30 metri, vale a dire l'equivalente di un palazzo di 10 piani. Senza dimenticare che sopra l'hotel Valentino esiste già un traliccio, proprio a 50 metri di distanza dal punto in cui dovrebbe essere innalzato quest'altro. E ci sono altri due ripetitori, uno in via Trecce sopra i pali della pubblica illuminazione dello stadio Panico e l'altro in via Santa Rosalia su sito comunale, nei pressi dell'ecocentro: «Siamo già irradiati dai ripetitori e mettere un altro in un centro abitato è assurdo. Il comitato cittadino si batterà per avversare l'installazione di una nuova antenna in una zona della città particolarmente ricca di abitazioni».
A porre nuovi interrogativi c'è anche un recente studio sui topi dell'Istituto Ramazzini di Bologna. La ricerca ha esaminato le esposizioni dei ratti alle radiofrequenze e sono stati individuati vari tipi di cancro con aumenti significativi nell'incidenza di tumori rari delle cellule del cuore nei ratti maschi.
 
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