Un'altra auto in fiamme a Ceccano: allarme incendi

Un'altra auto in fiamme a Ceccano: allarme incendi
di Marco Barzelli
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Domenica 4 Giugno 2023, 09:29 - Ultimo aggiornamento: 10:16

 

Tre auto in fiamme in meno di quattro mesi attorno alla Borgata di Ceccano, nella parte bassa della città. La terza è andata a fuoco ieri notte, poco dopo le due, nel piazzale del residence "Parco delle lune" di via Marano. L'incendio sarebbe doloso quanto quelli registrati in via Ponticino il 12 febbraio scorso e in via Ponte il seguente 13 aprile. Prima l'Audi A4 di un operaio 34enne, poi la Ford Fiesta di una parrucchiera 25enne e ora la Fiat 500 di una giovane residente nel condominio vicino alle locali Casa della salute e Rems. Anche quest'ultima, come gli altri due, dice di non sapersi spiegare minimamente perché qualcuno abbia potuto accanirsi contro la sua macchina. Fiamme e scoppi, simili a spari di pistola, hanno svegliato l'intero circondario. Sono state interessate e lievemente danneggiate anche altre due auto parcheggiate in prossimità della Fiat 500.

LA SITUAZIONE

Alle 2.20, una volta allertati e arrivati davanti al residence, i vigili del fuoco non hanno potuto che spegnere un rogo che aveva ormai distrutto completamente l'auto di proprietà della ragazza. L'Audi A4, a più o meno un chilometro di distanza dal condominio, era stata incendiata tre mesi e mezzo fa da un uomo a volto travisato. È stato ripreso dalle telecamere mentre scavalca la recinzione di un'abitazione, manda a fuoco la macchina con la benzina e si dilegua nelle tenebre a bordo di un'auto. Il tutto mentre il proprietario cenava con moglie e figlioletti. Un mese e mezzo fa, invece, è toccata alla Ford Fiesta parcheggiata davanti all'ex saponificio Annunziata. Anche in quel caso, intervenuti con un estintore prima dell'arrivo dei pompieri, i carabinieri hanno rilevato la presenza di liquido infiammabile e visionato le immagini del sistema di videosorveglianza. Ora si incastrano le indagini sull'incendio della Fiat 500, scattate in nottata rivolgendo domande ai condomini per trovare potenziali testimoni oculari. Ce n'è uno che avrebbe notato qualcosa di sospetto nei pressi del residence prima di assistere in seconda battuta all'improvviso incendio. Poco più di due settimane fa, intorno alle quattro di notte, era andato a fuoco anche l'Infinito Caffè di piazzale XXV Aprile, nella parte alta della città. Il lounge bar, uno dei locali più frequentati della provincia, è stato sicuramente incendiato da chi ha abbandonato in zona una Fiat Grande Punto rubata nella città metropolitana di Roma e rinvenuta con una targa clonata. Anche in questo caso, nel più grande riserbo, proseguono le indagini dei militari dell'Arma.

LA RIAPERTURA

Alessandro "Momo" Pizzuti, proprietario dell'Infinito Caffè, è però ormai pronto alla ripartenza lampo con "L'Infinito street bus": un autobus a due piani con trentacinque posti a sedere. Sarà piazzato davanti al locale incendiato, lanciando un messaggio significativo a chi era intenzionato a mettere fine all'attività commerciale. All'imprenditore 34enne, nel quadro dell'immensa gara di solidarietà in corso, è stato anche offerto uno spazio gratuito alle "Terrazze del belvedere" di Frosinone. Continuano ad arrivare, tra le innumerevoli dimostrazioni di affetto a tutti i livelli, tante chiamate di commercianti e fornitori. Ricorrono tre semplici ma significative parole: «Siamo a disposizione». Il 2023 è oltretutto un anno importante per la famiglia dell'Infinito Caffè, allargata da decine di dipendenti e centinaia di clienti.
A dicembre festeggeranno dieci anni di attività, sicuramente anche il primo della rinascita. «Breve e irrisorio è il piacere di chi pensa di distruggere con l'odio, non sapendo che "uscito dalle fiamme" l'amore arde ancora più forte - ha postato via social Alessandro Pizzuti -. Uso le parole che mi ha dedicato una cara amica per dirvi di stare tranquilli, perché stiamo per tornare». Indizi importanti potrebbero essere stati raccolti dalle immagini delle telecamere interne ed esterne. Sviluppi decisivi, però, potrebbero arrivare grazie a impronte e tracce di dna potenzialmente rilevate dai Ris di Roma nell'auto abbandonata. Ceccano, intanto, continua "inspiegabilmente" a bruciare.

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