Turismo, a Gaeta gli Stati generali per lo sviluppo del Lazio meridionale

Turismo, a Gaeta gli Stati generali per lo sviluppo del Lazio meridionale
di Redazione Frosinone
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Giovedì 26 Gennaio 2023, 11:29 - Ultimo aggiornamento: 11:30

Un anno di lavoro e di confronto giunge a un nuovo step per la DMO Lazio Meridionale, la Destination Management Organization nata lo scorso anno con la partecipazione di enti locali, Università, enti Parco e imprenditori privati, per attuare una gestione strategica della promozione turistica di un importante territorio, compreso tra le province di Latina e Frosinone.

Domani venerdì 27 gennaio a Gaeta presso il Castello Angioino, nella sede dell'Università degli Studi di Cassino, dalle 14.30 alle 18.30 si terranno gli Stati Generali dell'associazione pubblico-privata. I rappresentanti dell'organizzazione presenteranno il lavoro svolto, aprendo uno spazio di idee progettuali tra tutti i partner di questo ambizioso percorso che, attraverso il modello della DMO, intende promuovere e commercializzare la destinazione turistica del Lazio Meridionale, ricca di bellezze storico-naturalistiche e assai variegata, ricompresa tra i Comuni di Minturno, Gaeta, Formia, Castelforte, Santi Cosma e Damiano, Itri, Pontecorvo, Cassino, Esperia, gli enti Parco dei Monti Aurunci e Parco Riviera d'Ulisse.

«Dopo mesi di importante lavoro silenzioso e proficuo arriviamo ad un punto di svolta fondamentale. Gli Stati Generali rappresentano per noi il primo momento di condivisione pubblica rispetto agli obiettivi del progetto Destinazione Lazio Meridionale», è stato il commento di Giorgio De Marchis (in foto), presidente della DMO e direttore del Parco Aurunci, promotore del progetto. «Il 2023 - ha aggiunto - vedrà il lancio vero e proprio della fase operativa, la presenza sui mercati internazionali attraverso operatori e fiere, l'affermazione capillare su un territorio che deve riuscire ad essere al passo con i tempi per l'offerta turistica.

Nell'arco di quest'anno la DMO garantirà occasioni uniche di promozione dei nostri prodotti tipici locali, degli itinerari identitari e dell'offerta turistica in generale. Stiamo cercando di dare visibilità e una prospettiva ai nostri associati e c'è la volontà di continuare ad accogliere chiunque voglia far parte del progetto».
 

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