«Dobbiamo consegnare i tamponi delle vostre nipoti», ma era una truffa: coppia ciociara derubata in casa da due finti medici

«Dobbiamo consegnare i tamponi delle vostre nipoti», ma era una truffa: coppia ciociara derubata in casa da due finti medici
di Emilano Papillo
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Mercoledì 14 Ottobre 2020, 10:08

La "truffa dell'avvocato" ai tempi del Covid. I malintenzionati si riadattano e così al posto del falso incidente, arrivano i falsi tamponi. 

Ne sa qualcosa una coppia di Sgurgola che ha denunciato ai carabinieri della locale stazione, guidati dal maresciallo Pierluigi De Rosa, di essere stata truffata e derubata da due finti medici, uno dei quali donna con spiccato accento campano. Il fatto è accaduto nel pomeriggio di lunedì, nella zona di campagna al confine con Sgurgola.

Le due nipoti della coppia presa di mira dai truffatori lavorano in una struttura sanitaria della zona e per questo, in via precauzionale, erano state sottoposte a tampone per il coronavirus. Attendevano le risposte.

I due truffatori si sono presentati nell’abitazione della zia delle ragazze spacciandosi per dottori ed ispettori Asl. Una volta suonato al campanello dell’uomo, secondo la denuncia sporta dalla coppia, avrebbe trovato due persone distinte, una delle quali donna, arrivate a bordo di un’auto di grossa cilindrata di colore scuro.

La donna si è presentata come dottoressa ed ispettrice Asl. Avrebbe riferito, fornendo il nome giusto di una delle due nipoti della coppia, che doveva consegnare il referto del tampone al quale si era sottoposta la ragazza. Un fatto questo che ha convinto lo zio a far entrare i due nella propria abitazione non sospettando nulla dal momento che il nome e il lavoro della nipote, e il fatto che si era sottoposta al tampone, erano tutti fatti veri.

Una volta all’interno dell’abitazione, la finta dottoressa ha spiegato di essere stata inviata dalla Asl a consegnare l’esito del tampone e di non aver trovato le ragazze a casa e quindi di essersi rivolta ad un parente vicino che gli era stato segnalato. Per ricevere il tampone però bisognava pagare 120 euro, ha spiegato ancora la finta dottoressa esibendo un foglio che assomigliava a un referto medico. Il signore è andato a prendere i soldi al piano superiore. L’uomo intanto, fingendo di aver ricevuto una telefonata, è uscito fuori dall’abitazione, portandosi via una borsa appoggiata su un mobile.

La finta dottoressa si è offerta di accompagnare l’uomo al piano superiore e spacciandosi anche per ispettrice ha accusato il 60enne di avere una casa abusiva. A quel punto il proprietario della villetta ha iniziato a preoccuparsi e dopo aver consegnato la somma di 120 euro in cambio del finto referto del tampone, ha chiesto spiegazioni alla finta dottoressa che ha risposto che doveva prendere delle misure alla casa e che sarebbe dovuta tornare per controlli più approfonditi. L’uomo a quel punto ha riaccompagnato la donna, finta dottoressa alla porta d’ingresso, mentre il suo complice era già fuori dopo aver rubato la borsa contenente 400 euro in contante, un bancomat e documenti personali. La finta dottoressa si è messa in auto con il complice dandosi alla fuga.

Solo a quel punto il 60enne di Morolo si è reso conto di essere stato truffato e ne ha avuto la conferma dopo aver chiamato le nipoti che hanno negato di aver autorizzato qualcuno a consegnargli l’esito del tampone.

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