Trasporto di rifiuti speciali, azienda ciociara nel mirino del clan dei Casalesi: due arresti

Trasporto di rifiuti speciali, azienda ciociara nel mirino del clan dei Casalesi: due arresti
di Pierfederico Pernarella
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Martedì 11 Maggio 2021, 15:00 - Ultimo aggiornamento: 15:15

Gli occhi della camorra sul settore dei trasporti rifiuti della provincia di Frosinone. È quanto emerge da un'inchiesta condotta dai carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Sessa Aurunca, provincia di Caserta, agli ordini del capitano Giovanni Russo.

I militari dell'Arma ieri hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal Gip di Napoli su richiesta della Direzione distrettuale antimafia nei confronti di Luigi Del Villano, 50 anni, originario di Casapesenna e Giovanni Sicilia, 59 anni, originario di un paese in provincia di Crotone, ma che da qualche tempo si trovava nell'Agro casertano.

I due, secondo le accuse, presentandosi rispettivamente per affiliati alla fazione «Zagaria» del clan dei Casalesi e alla ndrangheta, hanno chiesto il pizzo a un imprenditore del settore dei rifiuti del Casertano.

Entrambi sono accusati di tentativo di estorsione aggravata dal metodo mafioso.

LE ACCUSE

I due arrestati avrebbero minacciato di morte la vittima, anche impugnando armi da fuoco, per costringerla a pagare una ingente somma di denaro come saldo per lavori eseguiti da una ditta di Caserta nel suo capannone industriale, destinato allo stoccaggio dei rifiuti. Non solo. Pretendevano dall'imprenditore anche il versamento di una maggiorazione del 5%, sugli stessi lavori.

E infine si arriva alla parte dell'inchiesta che interessa la provincia di Frosinone: secondo le accuse, i due hanno minacciato l'imprenditore affinché rinunciasse all'acquisto di una ditta di raccolta e trasporto di rifiuti speciali che ha sede a Morolo. L'azienda ciociara evidentemente doveva finire in altre mani, ma su questo punto le indagini proseguono perché si vuole capire se i due agivano come cani sciolti o per conto di qualche boss.

LE INTERDITTIVE

Del resto la presenza della camorra, e in particolare di Casalesi, nel settore dei rifiuti è cosa nota tempo. Così come è risaputo che gli interessi spaziano anche oltre confine, anche in provincia di Frosinone. Il dato nuovo è che forse per la prima volta, almeno negli anni più recenti, è stato immortalato in un'inchiesta un interesse così diretto e specifico.

Ma c'è poco di cui meravigliarsi. Basta guardare alle attività dei mesi scorsi compiute della Prefettura di Frosinone con il supporto del Gruppo interforze antimafia per il contrasto al rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata negli appalti pubblici.

E i provvedimenti guarda caso hanno riguardato proprio aziende che operavano nel settore dei trasporti, anche dei rifiuti. Un'interdittiva antimafia è stata emessa nei confronti della Futura srl, la ditta di trasporti con sede in via Maria, a Veroli, riconducibile alla famiglia casertana dei Caturano, già colpita in passato da identici provvedimenti per i rapporti con il clan dei Casalesi.

Le compartecipazioni dei Caturano e di un'altra famiglia vicina al clan in due società erano costate un'interdittiva anche all'azienda Autotrasporti Pigliacelli, anche questa con sede a Veroli.
 

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