Thomas, gli amici dell'Alatri calcio: «Abbiamo giocato per lui»

Thomas, gli amici dell'Alatri calcio: «Abbiamo giocato per lui»
di Andrea Tagliaferri
4 Minuti di Lettura
Lunedì 6 Febbraio 2023, 08:47

«Abbiamo giocato per Thomas». Non fanno giri di parole alla Vis Alatri, la società sportiva che milita con due squadre nel campionato di calcio di Seconda Categoria e negli Juniores Under19. Due partite importanti, quella dei giovani contro il Principato di Colli a Monte S. Giovanni Campano vinta per uno a zero sabato e quella in casa ieri della seconda categoria, pareggiata uno a uno con l'Atletico Montecompatri. La società aveva provato in tutti i modi a chiedere il rinvio delle partite per rispetto a quanto successo in città lunedì, a partire da quella di Coppa Italia giocata mercoledì scorso, fino a quelle del weekend appena trascorso ma i tentativi erano falliti per via dei regolamenti federali. «E così - raccontano i dirigenti e il mister - abbiamo deciso di scendere in campo con ancor più grinta, motivando i nostri ragazzi che si sono fatti valere in entrambi i match, in casa e fuori casa».
Un bellissimo sole ha accolto i pochi tifosi presenti, per lo più familiari dei giocatori, tra quelli casalinghi e chi accompagnava la squadra ospite. In tutti era evidente la mancanza di allegria, dovuta alla tragedia che ha colpito la città nei giorni scorsi.
Dopo il riconoscimento da parte dell'arbitro i ragazzi della Vis Alatri hanno indossato la maglia fatta appositamente per l'occasione con su scritto il nome di Thomas, indossata anche dai dirigenti e dallo staff che si sono uniti ai giocatori per una foto ricordo. Poi l'arbitro ha chiamato le due squadre a centro campo e ha fischiato il calcio di inizio, fermando il gioco per un minuto di silenzio come da accordi per rispetto al lutto del giovane Thomas. Un lungo applauso ha chiuso il momento di raccoglimento e la partita ha avuto inizio. Sul campo tutto è andato bene con agonismo ma anche tanto rispetto tra le due squadre; incontro concluso in pareggio con un gol per parte.

CITTÀ SPETTRALE

In città, intanto, nelle stesse ore nella piazza centrale e nelle vie del centro, dopo un sabato desolante con pochissime persone in giro e nei locali, sono tornate a veder passeggiare qualcuno, soprattutto chi si recava a messa, ma mancava il tradizionale struscio della domenica mattina, soprattutto non si sono viste molte famiglie con bambini. Qualcuno ha provato a spiegare quella insolita situazione: «C'è da dire che un po' i timori legati al fatto accaduto che ancora è freschissimo - racconta un anziano mentre sfoglia il quotidiano sulla panchina - un po' il freddo hanno reso questo weekend davvero triste. Non vorremmo che per la paura questo stato di cose durasse mesi, come accaduto dopo l'omicidio Morganti perché far morire il centro storico significa consegnarlo proprio a chi fa casino e ai delinquenti».
Parole, queste, che ripetono anche i commercianti di bar e ristoranti del centro storico che hanno visto la clientela più che dimezzata il giorno precedente, di sabato, che di norma rappresenta il giorno della settimana in cui lavorano di più. «Alatri stava rinascendo da questa estate, abbiamo visto tanta gente, è un peccato che un'altra tragedia ci abbia colpiti e che una famiglia e un'intera comunità paghino per pochi», racconta un ristoratore.

L'APPELLO

Duplice l'appello del sindaco Maurizio Cianfrocca ai concittadini e alle forze dell'ordine: «La città deve reagire e sono sicuro che lo farà. Ora a caldo lo shock è normale, ma abbiamo il dovere da un lato di far continuare la vita, così come abbiamo fatto negli ultimi mesi con decine di eventi e iniziative, dall'altro di renderla più sicura. L'ampliamento della videosorveglianza e dell'organico della polizia locale erano già in cantiere e anzi, su alcuni provvedimenti siamo già avanti, ma da soli non possiamo farcela, serve più presenza sul territorio, per questo ci coordineremo con le forze di polizia e con la Prefettura».
Andrea Tagliaferri
© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA