Omicidio di Thomas: «Togliamo quella cosa», l’intercettazione che ha fatto scattare il blitz alle Fraschette

C'è stata l'iscrizione sul registro degli indagati di Mattia Toson, 20 anni, interrogato per sei ore lunedì scorso

Omicidio di Thomas: «Togliamo quella cosa», l’intercettazione che ha fatto scattare il blitz alle Fraschette
di Pierfederico Pernarella
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Venerdì 3 Marzo 2023, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 08:56

«Togliamo quella cosa». C'è anche un'intercettazione dietro le ultime fasi all'inchiesta sull'omicidio di Thomas Bricca: le perquisizioni alle Fraschette e l'iscrizione sul registro degli indagati di Mattia Toson, 20 anni, interrogato per sei ore lunedì scorso dal procuratore Antonio Guerriero e dal sostituto Rossella Ricca. Non si conoscono altri dettagli sulla conversazione captata dagli investigatori, ma è certo che è stata quella a far scattare, lo scorso 20 febbraio, le perquisizioni nella villa della famiglia Toson e nel vicino ex campo di concentramento delle Fraschette.
 

RICERCHE A TAPPETO

I carabinieri, con un'unità cinofila, per ore hanno passato al setaccio ogni angolo dell'abitazione, sia all'interno che all'esterno. I carabinieri sono tornati anche la sera seguente, martedì, e mercoledì invece hanno focalizzato le ricerche nell'ex campo di internamento. Con una ruspa in particolare è stata ispezionata una parte della vasta area, tra i cespugli a ridosso di un muro di cinta. L'esito dei controlli è stato negativo. I carabinieri cercavano la pistola, una calibro 38, da cui è partito il colpo che ha ucciso Thomas. Gli investigatori sono anche alla ricerca dello scooter, un T-Max, utilizzato dai sicari.

Ma il motociclo, con tutta probabilità, è stato portato lontano o smontato.

L'ultima traccia del mezzo sarebbe il video in cui si vedono i killer lasciarlo ad una terza persona che gli consegna l'auto per la fuga. Gli assassini sono venuti da fuori e assoldati appositamente per l'agguato? È una delle piste. Così come è un'ipotesi che nel video dello scambio sia ripreso Mattia Toson. Le immagini però sono sgranate, è buio, per cui le figure non si distinguono. Ora è stato disposto un esame che, utilizzando le più innovative tecnologie digitali, consentirà di mettere a confronto la corporatura dell'indagato con quella del ragazzo che compare nel video.
 

GLI SCONTRI IN STRADA

E a proposito di filmati, i carabinieri hanno acquisito anche le riprese video registrate dalle telecamere che si trovano in prossimità dei punti del centro storico in cui, nel pomeriggio di sabato in via Cesare Battisti e domenica nei pressi del bar ex Enal, sono avvenute le risse tra i fratelli Toson e Omar Haudi, il giovane di origini marocchine, considerato il vero bersaglio dell'agguato che è costato la vita a Thomas. Tali scontri, ai quali avrebbero preso parte altri ragazzi nordafricani, potrebbero essere stati l'antefatto dell'agguato. Nella serata della domenica, precedente agli spari, Omar e i suoi amici hanno picchiato e lanciato dalla balaustra che si trova vicino al bar ex Enal lo zio di Mattia Toson, ferendolo in maniera seria alle gambe. Su questi episodi i carabinieri hanno raccolto numerose testimonianze, ma per circostanziare bene i fatti hanno acquisito anche le registrazioni video delle telecamere del Comune.
 

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