Delitto di Thomas ad Alatri, i "vuoti" dell'indagato

Delitto di Thomas ad Alatri, i "vuoti" dell'indagato
di Giovanni Del Giaccio
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Giovedì 2 Marzo 2023, 09:23 - Ultimo aggiornamento: 10:51


È arrivato tardi, era sconvolto, secondo alcuni testimoni avrebbe persino vomitato e poi ha lasciato la festa degli Spada prima della fine, accompagnato dal padre. Continuano a concentrarsi sugli spostamenti di Mattia Toson gli accertamenti degli investigatori che seguono il caso dell'omicidio di Thomas Bricca. Mancano dei tasselli, è evidente, ma i magistrati e i carabinieri continuano a battere la pista più accreditata e soprattutto le contraddizioni del ragazzo rispetto alle testimonianze acquisite e al suo stesso racconto.

LA RICOSTRUZIONE
Un passo indietro: Mattia Toson va in caserma, insieme al fratello, due giorni dopo il delitto e ne esce come persona informata sui fatti. Racconta di essere stato a cena, a casa fino a poco prima, quindi di essere tornato nella sua residenza dopo la festa. Gli investigatori trovano diverse testimonianze che concordano, ma altre invece divergono e questo è il primo punto da chiarire.
Sono stati una trentina i testi ascoltati e lì ci sarebbero le prime divergenze nei racconti.

Chi ha confermato la presenza all'intera cena, chi non ricorda, chi ha fornito versioni diverse sulla presenza di Toson. Non si tratta di un semplice "buco" di mezz'ora negli spostamenti ma di molto di più. La Procura mantiene il riserbo iniziale, ma avrebbe in mano - oltre alle testimonianze discordanti - elementi tali da smentire gli spostamenti del giovane quella sera. Contraddizioni che non sono sufficienti a emettere un provvedimento per omicidio ma che aggravano il quadro indiziario nei confronti di Mattia.

GLI SVILUPPI
L'indagine comunque prosegue e si valutano, ancora, le telecamere di videosorveglianza anche riferite alle risse dei giorni precedenti. Il movente, non ci sono ormai dubbi, è da ricercare in quegli episodi, sui quali le ricostruzioni di chi c'era sono ugualmente discordanti. Per questo si valuteranno ancora i video, insieme a quelli della zona del delitto e della località "Fraschette" dove i sicari hanno lasciato lo scooter salendo su un'auto "pulita" e si sono dati alla fuga, mentre il ciclomotore è stato preso da un uomo del quale non si conosce l'identità. Il suo profilo corrisponde a quello di Mattia Toson dal punto di vista fisico? Nessuno può dirlo, al momento, si sa che i carabinieri lavorano alla ricostruzione di un possibile identikit sulla base delle immagini, grazie alle moderne tecnologie digitali.

LA NOTA
La Procura di Frosinone parla di «clima avvelenato» e in una nota ufficiale dichiara che «intende procedere nel rispetto di tutte le garanzie processuali imposte dalla legge» in merito all'omicidio di Thomas. A dirlo è il procuratore capo Antonio Guerriero, esprimendo fra l'altro solidarietà all'avvocato contro il quale sono stati affissi dei volantini ad Alatri. Garanzie «che richiedono una rigorosa ricostruzione dei fatti, nonché fondati e precisi elementi di prova. Quando sarà possibile esaminare gli atti si potrà constatare l'enorme diuturno impegno dei magistrati e delle forze dell'ordine per effettuare rapidamente ogni accertamento possibile su questo omicidio».
Dalla Procura arriva anche l'invito «ai cittadini a collaborare concretamente con la giustizia, anche con la loro testimonianza».

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