La Asl di Frosinone accelera sui test sierologici, ma il ritorno alla normalità negli ospedali è in salita

La Asl di Frosinone accelera sui test sierologici, ma il ritorno alla normalità negli ospedali è in salita
di Pierfederico Pernarella
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Sabato 6 Giugno 2020, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 15:31

La Asl di Frosinone accelera sui test. Mentre la curva de contagi del coronavirus ormai è pressoché azzerata (la giornata di ieri registra un solo nuovo caso positivo) gli sforzi sono tutti concentrati sulla ricerca delle persone che sono venute a contatto con il Covid. Ieri sono partiti gli esami sierologici anche nei centri prelievi dell’azienda sanitaria ciociara.

Per sottoporsi al test basta munirsi di una ricetta bianca e prenotarsi al numero 06-9939. Il prelievo può essere effettuato anche a domicilio nei casi in cui l’utente è impossibilitato per motivi di salute a recarsi negli ambulatori. Il costo dell’esame, imposto dalla Regione, è di 15,23 euro per ciascuna delle due tipologie di anticorpi: IgG e IgM. Allo stesso importo è possibile eseguire l’esame nei laboratori privati autorizzati dalla Regione.

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I test sierologici servono per capire se una persona è entrata in contatto con il virus e ha sviluppato una risposta immunitaria. Attraverso i test sierologici è infatti possibile andare ad individuare gli anticorpi prodotti dal nostro sistema immunitario in risposta al virus. Quindi questo tipo di esame è importante per individuare soggetti che non presentano sintomi e che pertanto possono infettare le altre persone con cui vengono in contatto, compresi amici e familiari.

Il tampone entro 48H - Nel caso in cui si risulti positivi alla presenza di anticorpi al Covid, bisogna subito informare il proprio medico di famiglia che provvederà a prescrivere il tampone per la ricerca del virus, attraverso la ricetta dematerializzata, in forma gratuita, per apposito codice di esenzione.

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Nell’attesa di eseguire il tampone il cittadino deve mantenere l’isolamento con distanziamento sociale anche all’interno della propria abitazione e deve recarsi da solo, entro 48 ore, con la ricetta dematerializzata, tessera sanitaria e referto positivo del test sierologico presso la sede di drive-in indicata per l’esecuzione del tampone. Anche dopo il tampone deve rimanere in isolamento presso la propria abitazione in attesa del risultato, che potrà scaricare online. Se risulterà positivo anche al tampone, dovrà rimanere in isolamento e seguire le indicazioni del medico di famiglia e del Servizio di Igiene Pubblica.

I donatori di sangue - Anche i test sierologici sono invece gratuiti per i donatori di sangue. L’esame verrà eseguito all’atto della donazione, presso i Centri Trasfusionale e i punti di raccolta della Provincia. È indispensabile prenotarsi telefonicamente, per evitare sovraffollamento, ai numeri dei Centri Trasfusionali di Frosinone (0775-8822349; Cassino (0776-3929586) e Sora 0776-8294173.

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 Ritorno alla normalità - Intanto nell’ospedale “Spaziani”, centro Covid per la provincia di Frosinone, lo spazio per pazienti Covid è stato ridotto a 14 posti letto nel reparto Malattie Infettive. Insomma, l’emergenza è alle spalle. Ma come succede nei terremoti, ci sono le scosse di assestamento. Che rischiano di essere altrettanto traumatiche. E così sta avvenendo con il ritorno alla normalità dei servizi ospedalieri ciociari dopo il coronavirus.

I problemi sono quelli di sempre, carenze di organico e di risorse, ma amplificati dagli strascichi dell’epidemia. A partire dalla gran mole di arretrato, ossia tutte quelle prestazioni non urgenti che sono state sospese per tre mesi. Come smaltire tutto questo lavoro? Si è ripresentato l’annoso problema della carenza degli anestesisti (vedi il caso di Cassino).

Prestazioni arretrate - Invece per quanto riguarda le prestazioni ambulatoriali, fa sapere la Asl, «da questa settimana oltre a riprendere le attività anche non urgenti già prenotate su Recup dal 1 giugno si sta provvedendo a richiamare e rifissare appuntamento, anche in orario serale, prefestivo e festivo alle persone che avevano visite prenotate nei due mesi scorsi durante i quali le attività ambulatoriali non urgenti sono state sospese. Per motivi di distanziamento i prelievi saranno prenotati al pari di tutte le altre prestazioni».

Fumata nera - In realtà la riorganizzazione sta procedendo in modo meno pacifico di quanto appaia. Giovedì, dopo nove mesi, azienda e sindaci sono tornati ad incontrarsi per la concertazione decentrata. Il confronto si è concluso con una fumata nera ed è stato aggiornato a giovedì prossimo. Tanta la carne a cuocere. La riapertura dei concorsi bloccati, la rimanenza in servizio dei medici fino a 70 anni che però, secondo qualcuno, non dovrebbero andare a ricoprire posizioni apicali perché ciò pregiudicherebbe il ricambio auspicato.

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Le prestazioni aggiuntive - Poi c’è la questione delle prestazioni aggiuntive direttamente legata alla necessità di smaltire l’arretrato. I sindacati hanno giudicato inattuabili le linee guida della Regione secondo cui è possibile fare ricorso a questo strumento per un massimo di 15-20 ore mensili. Un tetto ritenuto troppo rigido con una pianta organica con gravi carenze come quella della Asl di Frosinone.

Tempi più lunghi - Tutte le attività poi devono convivere con i protocolli di sicurezza anti-contagio che rischiano di dilatare i tempi delle prestazioni, con la zavorra dell’arretrato . «Rispetto a prima della pandemia, a parità di condizioni - fa notare la Cgil - si erogano nello stesso tempo circa la metà delle prestazioni. Tra arretrato da recuperare e “velocità” dimezzata, il serio rischio per i cittadini della regione è quello di dover riversare le richieste sui servizi privati. In un momento in cui è sotto gli occhi di tutti il disagio sociale ed economico che ha travolto e continuerà a travolgere nei prossimi mesi il mondo del lavoro e quindi anche la capacità di spesa dei cittadini».

 

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