Strada maledetta, ennesimo incidente ad Arpino: chiesti interventi `

Strada maledetta, ennesimo incidente ad Arpino: chiesti interventi `
di Roberta Pugliesi
3 Minuti di Lettura
Domenica 29 Gennaio 2023, 09:31

 Ennesimo grave incidente in località Vuotti, lungo la provinciale Arpino Carnello Sora, nel tratto in cui sabato scorso è morto il 31enne Elio Orsini. Questa volta ad avere la peggio è stata un'anziana finita al pronto soccorso dell'ospedale civile Santissima Trinità di Sora con ferite, fortunatamente, non gravissime. L'incidente è avvenuto ieri mattina intorno alle 10 per cause sulle quali sono in corso gli accertamenti da parte delle forze dell'ordine intervenute. Nel tratto teatro del sinistro sono arrivati immediatamente i sanitari del 118 con due ambulanze, i vigili del fuoco del distaccamento di Sora ed i carabinieri del nucleo radiomobile della Compagnia di Sora che hanno effettuato i rilievi per ricostruire la dinamica.


Coinvolte una Fiat Panda alla cui guida vi era un'anziana del posto che procedeva verso Arpino e un'Opel con a bordo un medico che viaggiava verso Sora. A causare l'incidente, almeno secondo una prima ricostruzione, potrebbe essere stato il mancato rispetto della segnaletica. E, poiché il sinistro si è verificato a pochi metri dal luogo della tragedia in cui ha perso la vita il giovane Elio Orsini, subito sui social network è montata la polemica. Moltissimi coloro che si appellano al Comune affinché intervenga per mettere in sicurezza il tratto stradale.
Ma un vigile urbano chiarisce: «Quella è una strada provinciale che attraversa un comune con meno di 10 mila abitanti. Quindi tutte le competenze sono provinciali. Il comune può solo disporre la segnaletica, che per i limiti di velocità c'è. Non è presente, invece, quella specifica di centro abitato nè all'inizio nè alla fine dello stesso». Molte le repliche: «Ormai ci siamo talmente abituati a non rispettare il codice della strada che la colpa è sempre della strada o delle amministrazioni che non installano dossi. Molto più semplice così per non affrontare il problema e dire la verità», scrive un ragazzo sui social.
Se da una parte, per tanti, ci sono dei fattori sicuramente imputabili alla condotta in strada della singola persona dall'altra parte è altrettanto auspicabile che ogni amministrazione possa e debba fare il possibile per rendere una strada il più sicura.

Al di là delle competenze. È una polemica particolarmente accesa soprattutto a seguito del drammatico incidente avvenuto una settimana fa in cui ha perso la vita il giovane Elio Orsini che viaggiava a bordo della sua macchina insieme al suo amico a quattro zampe. Un fatto che ha suscitato profonda commozione ma, anche rabbia in tutto il territorio, proprio per la prematura scomparsa di un bravo ragazzo, pieno di sogni ed aspettative.

I PRECEDENTI

Ma non è l'unico sinistro mortale avvenuto in quella strada dove a perdere la vita, in una serata di Ferragosto, è stata qualche anno fa la sorana Stella Tatangelo. Purtroppo sono diverse le strade di competenza provinciale per le quali sarebbe auspicabile un intervento di messa in sicurezza ma soprattutto il posizionamento dei dossi rallentatori. Per la maggior parte delle persone sono infatti l'unico strumento che induce gli automobilisti a rallentare. Per molti non basta la segnaletica verticale né quella orizzontale ma occorrono misure più drastiche ed efficaci. Un caso limite è rappresentato dalla provinciale di Settignano, in territorio di Casalvieri: un tratto di strada di pochi chilometri dove gli incidenti si verificano a cadenza quasi giornaliera e dove gli automobilisti transitano anche a 160 chilometri all'ora a fronte dei 50 che impone il codice della strada. Le richieste dei residenti fino ad oggi sono rimaste inascoltate.
Roberta Pugliesi
© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA