Paziente s'invaghisce di un'infermiera e la perseguita, il giudice: «E' pericoloso, va curato»

Il 40enne ha visto la donna durante una degenza in ospedale ed è diventato il suo incubo

Paziente s'invaghisce di un'infermiera e la perseguita, il giudice: «E' pericoloso, va curato»
di Marina Mingarelli
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Venerdì 23 Settembre 2022, 08:26 - Ultimo aggiornamento: 20:19

Operaio di 40 anni perseguita un'infermiera per sei mesi, il giudice dispone il ricovero d'urgenza in una struttura terapeutica perché considerato un soggetto socialmente pericoloso. Inizialmente i medici che lo hanno visitato sospettavano che non fosse in grado di intendere e di volere. Le successive perizie, invece, hanno dato tutt'altra diagnosi.

L'uomo, infatti, è risultato sano di mente, ma assume comportamenti che potrebbero sfociare in azioni criminose molto gravi. Questo il motivo per il quale il giudice ha ritenuto di farlo ricoverare in una struttura idonea ai suoi disturbi.

Lo stalking nei confronti di un'infermiera quarantenne che presta servizio in un ospedale della provincia di Frosinone, risale allo scorso anno quando l'uomo che si trovava ricoverato nel nosocomio dove presta servizio il paramedico, ha iniziato a farle una corte disperata.

Dopo averla pedinata aveva scoperto dove abitava.

Incurante del fatto che fosse sposata e avesse dei figli, l'operaio aveva continuato a perseguitare l'infermiera. La donna se lo ritrovava ovunque andasse. Spesso lo vedeva arrivare sotto casa con enormi mazzi di fiori. Per non parlare del fatto che si attaccava al citofono fino a quando la donna esausta non era costretta a scendere per dirgli di smetterla.

L'infermiera, che abita nel capoluogo ciociaro, aveva fatto di tutto per farlo desistere e fargli capire che lei non poteva essere assolutamente la donna della sua vita perché una vita affettiva lei già l'aveva già. Purtroppo ogni tentativo di farlo ragionare era risultato vano. L'operaio, che era riuscito anche ad avere il numero di cellulare, aveva iniziato a tempestarla di telefonate e di messaggi. Ad un certo punto però la donna, tramite gli avvocati Roberto Filardi e Graziella Peruzzi, ha fatto scattare la denuncia.

Neanche sapere di essere stato iscritto sul registro degli indagati per il reato di stalking ha fatto desistere l'operaio da quell'idea delirante di poter finalmente vivere una storia d'amore con l'infermiera. Per il caso è stato attivato il codice rosso che impone di ascoltare la vittima di reati persecutori entro tre giorni dalla denuncia.

Nei giorni scorsi si è tenuta l'udienza preliminare. L'operaio è stato rinviato a giudizio per stalking: la prima udienza si terrà il prossimo 6 dicembre. Nel frattempo l'imputato è stato ricoverato in una struttura terapeutica nella Capitale perché, stando agli accertamenti disposti dalla magistratura, è stato considerato un soggetto socialmente pericoloso.
 

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