Stadio "Stirpe", l'uscita dei tifosi si trasforma in un calvario

Stadio "Stirpe", l'uscita dei tifosi si trasforma in un calvario
di Gianpolo Russo
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Domenica 22 Settembre 2019, 16:04
Stadio Benito Stirpe tra caos e disagi infiniti. Non bastavano l'assenza di parcheggi, un unico accesso all'area (via Fabi) e le poche strade di deflusso a rendere complicata la vita di migliaia di tifosi.
Nell'ultima gara casalinga contro il Venezia ancora volta l'hanno fatta da protagonisti la mancata organizzazione e gli spazi non sufficienti. E ieri sui social in migliaia hanno denunciato le problematiche emerse soprattutto all'uscita dallo stadio.

L'IMBUTO
Per questioni di ordine pubblico, infatti, è stato vietato il transito pedonale su viale Michelangelo. Risultato? Tutti i tifosi del Frosinone sistemati in curva sud, tribuna laterale e curva nord sono stati dirottati verso via dei Giochi Delfici. Emblematiche le foto pubblicate sui scoial: un marea umana (pressoché ferma), tutti schiacciati come sardine per uscire dall'anello di viale Olimpia e proseguire per le viuzze del centro commerciale. Non è bastato creare un passaggio pedonale largo appena tre metri per risolvere il problema. Così subito dopo la fine della partita l'assembramento è stato inevitabile. Il tutto adottato per la presenza di una cinquantina di tifosi del Venezia che hanno potuto lasciare lo stadio percorrendo viale Michelangelo deserta.

«SITUAZIONE INSOSTENIBILE»
«Il deflusso degli spettatori - dichiara il capogruppo del Pd, Angelo Pizzutelli - è stato gestito malissimo. Vergognoso vedere centinaia di persone ammassate. Gestione fallimentare da resettare e ripensare».
Secondo Stefano Pizzutelli di Frosinone in Comune «non è possibile che tre settori confluiscono in uno spazio di tre metri. C'è una sottovalutazione originaria da quando è stato realizzato lo Stirpe, perché uno stadio da 16mila posti non è stato accompagnato da infrastrutture tra cui parcheggi e strade. Il deflusso deve essere fatto più liberamente possibile e con più spazi più larghi: per evitare pericoli di ordine pubblico si rischia in questo modo di aumentarli».
Si sono poi riviste le scene di sempre: le soste all'interno dell'ospedale vuoti verso sera e presi d'assalto dai tifosi impossibilitati a trovare un parcheggio con il conseguente blocco del traffico all'interno dell'area. Stesso discorso per il tratto della Monti Lepini che dall'incrocio con via Fabi sino a via Mascagni viene percorso da centinaia di tifosi a piedi, senza marciapiedi e al buio.
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