Ceccano, spara con il fucile contro un raccoglitore di ferro: settantenne accusato di tentato omicidio

Ceccano, spara con il fucile contro un raccoglitore di ferro: settantenne accusato di tentato omicidio
di Marina Mingarelli
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Domenica 23 Ottobre 2022, 09:49 - Ultimo aggiornamento: 13:31

Tentato omicidio, questa l'accusa per la quale sarà chiamato a difendersi un pensionato di 70 anni residente a Ceccano. L'anziano è sospettato di aver sparato, con un fucile, ad un 40enne la cui attività è quella di raccogliere del ferro vecchio, in collaborazione con un amico. I fatti risalgono alla settimana scorsa, quando l'uomo colpito al braccio da una scarica di pallini sparati dal fucile che sarebbe stato imbracciato dal pensionato, è stato costretto a ricorrere alle cure ospedaliere. Ed è stato proprio nel nosocomio frusinate che i carabinieri hanno raccolto la denuncia che ha portato all'indagine per tentato omicidio.

Secondo quanto riferito dalla vittima a sparare quei colpi di arma da fuoco che l'avevano raggiunto all'arto superiore, sarebbe stato proprio il pensionato. Ad avvalorare quanto dichiarato ci sarebbe la deposizione del compagno di lavoro che era scampato per miracolo a quella scarica di pallini. Secondo quanto dichiarato nella sua deposizione, i proiettili destinati a lui si erano andati a conficcare nella carrozzeria del furgone utilizzato per trasportare il ferro vecchio. Non è dato sapere la causa che potrebbe aver indotto l'anziano ad avere un comportamento così violento. Non si esclude che la motivazione potrebbe essere scaturita proprio dal lavoro dell'ambulante che spesso nella ricerca del materiale ferroso si introduce nelle proprietà altrui senza magari chiedere alcuna autorizzazione a i proprietari. Ovviamente si tratta soltanto di ipotesi che debbono ancora avere riscontri centri. Tanto più che il pensionato ceccanese ha sempre respinto tutte le accuse.

A suo dire lui non avrebbe mai sparato all'ambulante. L'unica cosa che avrebbe ammesso è che aveva già conosciuto il malcapitato. Intanto nei giorni scorsi gli investigatori hanno fatto un'ispezione nella casa dell'anziano ed hanno perquisito palmo a palmo tutte le stanze. Da quello che si è appreso l'arma utilizzata per colpire il 40enne non sarebbe stata ritrovata. Ma i carabinieri hanno sequestrato alcuni indumenti indossati dall'anziano lo stesso giorno in cui l'ambulante è stato colpito. Ciò al fine di poterli sottoporre allo Stub. Si tratta di un esame che serve ad accertare se su quegli indumenti possa essersi depositata della polvere da sparo. L'uomo si è rivolto all'avvocato Luca Solli per essere rappresentato nelle opportune sedi.
 

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