Zingaretti ad Anagni: «Sostenibilità,
ricerca e integrazione:
Saxa Gres un modello»

Zingaretti ad Anagni: «Sostenibilità, ricerca e integrazione: Saxa Gres un modello»
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Mercoledì 6 Marzo 2019, 16:34
Dalla Tav di Torino alla Saxa Gres di Anagni. Il governatore del Lazio Nicola Zingaretti, fresco di elezione a capo del Partito democratico, dopo il tour in Piemonte, sceglie la fabbrica ciociara di piastrelle in gres porcellanato come simbolo di un nuovo modello di fare impresa all'insegna della green economy e dell'integrazione.
Ieri mattina il neo segretario del Pd ha fatto visita allo stabilimento della zona industriale Paduini-Selciatella. A fare gli onori di casa il presidente della società Francesco Borgomeo. Con Zingaretti c'erano gli esponenti di spicco del Pd ciociaro: il commissario dei Consorzi industriali del Lazio, Francesco De Angelis; il presidente della Provincia di Frosinone Antonio Pompeo e il consigliere regionale Mauro Buschini.
«Ieri (lunedì. ndr) le infrastrutture, con la Tav, oggi una fabbrica, perché in questo Paese non ci sono più politiche industriali - ha detto Zingaretti -. Crolla la produzione ed era giusto entrare in una fabbrica e incontrare gli operai e i manager che hanno fatto della sostenibilità e dell'innovazione la via per riprendere la produzione».
La Saxa Gres, dopo una fase sperimentale che ha ottenuto il via libera di università e istituti di ricerca, produrrà sia le piastrelle di Anagni che i sampietrini di Roccasecca, utilizzando nell'impasto del gres porcellanato, in una percentuale del 25-30%, le ceneri del termovalorizzatore di San Vittore.
Nello stabilimento dell'ex Ideal Standard dove nei giorni scorsi sono stati accesi i forni e a breve partirà la produzione consentendo di riportare progressivamente a lavoro i 291 operai della fabbrica di sanitari.
I MIGRANTI
Non solo green economy e innovazione. Il caso Saxa Gres ha dato modo a Zingaretti anche di parlare di immigrazione. Il presidente della Regione Lazio e neo segretario del Pd ha incontrato due giovani migranti della Guinea Conakry, Nicolas e Bilo, che sono stati espulsi dal Centro accoglienza richiedenti asilo (Cara) di Castelnuovo di Porto (Roma), chiuso in base al decreto sicurezza e ora sono in formazione nella fabbrica della Saxa Gres.
«Ci vuole il controllo dei flussi, ma anche l'integrazione, che aiuta e non ostacola il ciclo produttivo - ha detto Zingaretti -. Non è buonismo, oltre che solo umanità, in un Paese che invecchia è fondamentale. Uno dei talloni d'Achille di Salvini è l'illusione che l'immigrazione sia solo un problema di politica di sicurezza».
 
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