Soldi per avere un aumento di pensione e la patente, badante truffa un anziano

Soldi per avere un aumento di pensione e la patente, badante truffa un anziano
di Marina Mingarelli
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 31 Agosto 2022, 08:12

 Millantando conoscenze che contano presso gli uffici preposti, per ottenere l'aumento della pensione, una collaboratrice domestica di 56 anni residente a Torrice avrebbe truffato un anziano di 85 anni.
La donna, che prestava servizio saltuariamente nell'abitazione del pensionato aveva fatto credere all'uomo che con l'aiuto di una persona sarebbe riuscita a fargli ottenere una maggiorazione sull'emolumento.
Per la cronaca va detto che l'anziano ha difficoltà deambulare ed ha problemi anche visivi. Quindi per la domestica indurre in errore l'uomo sarebbe stato proprio un gioco da ragazzi. Al pensionato aveva detto che per ottenere tutto ciò aveva bisogno di consegnare alcune mazzette «nelle mani delle persone giuste».


Per tale motivo l'anziano aveva versato mille euro.

Per rendere più credibile quanto promesso, gli aveva dato un numero di telefono di un tale che si faceva chiamare Antonio e che avrebbe fatto da mediatore. In realtà si trattava del suo compagno che con la complicità della donna aveva messo in atto una truffa bella e buona nei confronti del disabile. Fornendo una serie di rassicurazioni per aggiustare la pratica.

LA PATENTE

Ma c'è di più, sempre millantando conoscenze nelle alte sfere la collaboratrice domestica aveva riferito all'anziano che con 1500 euro sarebbe riuscita a fargli riottenere la patente da tempo scaduta. L'anziano che aveva creduto a quelle parole si era subito affrettato a versare il denaro che era stato richiesto. Parlando telefonicamente con quell'uomo e si faceva chiamare Antonio aveva ricevuto tutte le rassicurazioni del caso. Dopo tanto tempo dalla presentazione di quella domanda il pensionato non aveva ricevuto né l'aumento della pensione e tantomeno la patente per poter di nuovo guidare la sua vettura. La donna di servizio si era giustificata dicendo che c'erano stati degli imprevisti ma che in tempi brevi sarebbe riuscito ad ottenere quanto richiesto.
LA DENUNCIA
Trascorsi però altri mesi l'anziano spazientito ha cominciato a realizzare di essere stato truffato. Così si è rivolto al suo legale di fiducia per presentare denuncia nei confronti della collaboratrice domestica e del suo compagno . A conclusione delle indagini la coppia è finita sul registro degli indagati per il reato di truffa aggravata dal fatto di essersi approfittata di una persona cagionevole di salute con difficoltà di deambulazione ed ipovedente.
Il Pubblico Ministero titolare delle indagini ha chiesto il rinvio a giudizio per entrambi. Nei prossimi giorni si terrà l'udienza preliminare davanti al giudice dell'udienza preliminare del tribunale di Frosinone. L'imputata sarà difesa dall'avvocato Roberta Di Marino.
Marina Mingarelli
© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA