Smaltimento rifiuti alla Fca di Cassino, in nove finiscono a processo

Smaltimento rifiuti alla Fca di Cassino, in nove finiscono a processo
di Pierfederico Pernarella
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Giovedì 13 Maggio 2021, 09:59

Smaltimento illecito di rifiuti nello stabilimento Fca di Piedimonte San Germano, in nove finiscono a processo tra l'ex direttore del sito produttivo, il responsabile ambientale e tecnici di laboratorio interni ed esterni. La Procura di Cassino, nei giorni scorsi, ha disposto il decreto di citazione a giudizio. Il processo prender il via ad ottobre.
Il procedimento penale scaturisce da una inchiesta del Nucleo investigativo dei carabinieri forestali (Nipaf) di Frosinone partita nel 2017. Le indagini hanno riguardato la gestione dei rifiuti prodotti dalle lavorazioni industriali dello stabilimento automobilistico.

Secondo le accuse, i rifiuti sarebbero stati catalogati come non pericolosi, quindi una tipologia che richiede uno smaltimento meno accurato e meno oneroso, a fronte di analisi non esaustive che non avrebbero escluso in maniera mirata e fino in fondo la presenza di sostanze pericolose.

È la questione dei cosiddetti codici a specchio, ossia la classificazione di un rifiuto come pericoloso o non pericoloso, che spesso ritorna in tema di smaltimento di rifiuti.

Sull'argomento, partendo da un altro procedimento penale della provincia di Frosinone, l'operazione Maschera, condotta sempre dai carabinieri forestali, si sono pronunciate prima la Corte di Giustizia europea e poi la Cassazione che hanno sancito come prevalente il principio di precauzione: quindi, qualora vi sia, come sostengono le aziende, l'impossibilità pratica di determinare la pericolosità o meno del rifiuto, quest'ultimo, in base al principio di precauzione, deve essere classificato come pericoloso.

Nel caso dei rifiuti prodotti dalle lavorazioni industriali del sito cassinate della Fca, essendo note le sostanze dei vari processi produttivi, secondo le accuse, la ricerca di eventuali scarti pericolosi poteva essere fatta con analisi mirate.

Ma questi accertamenti non sarebbero stati svolti.

Da qui l'accusa per smaltimento illecito di rifiuti per la quale il sostituto procuratore di Cassino Emanuele De Franco ha disposto la citazione diretta a giudizio, senza passare per l'udienza preliminare, nei confronti dei responsabili, nove in tutto, che si occupano dello smaltimento dei scarti dei vari processi produttivi. Dalla Fca, per ora, non sono state rilasciate dichiarazioni.
 

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