Si perdono in montagna e passano,
la notte in una grotta, due giovani
frusinati ritrovati dopo ore di paura

Si perdono in montagna e passano, la notte in una grotta, due giovani frusinati ritrovati dopo ore di paura
di Emiliano Papillo
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Lunedì 21 Maggio 2018, 14:45
Due giovani studenti di 19 anni, residenti a Frosinone, sono stati ritrovati ieri mattina poco prima delle 12 sui Monti Lepini in territorio di Morolo. Si erano smarriti sui monti nella notte tra sabato e domenica, anche se l’allarme ai soccorritori è stato lanciato solo ieri poco dopo le 10.30. I due amici erano partiti dal capoluogo ciociaro in auto e avevano raggiunto il centro storico di Morolo, da cui si erano incamminati per Monte Faito, una delle vette più suggestive del versante ciociaro dei Lepini. Avevano appuntamento con un altro gruppo di escursionisti partito nel primo pomeriggio da Morolo e che aveva già raggiunto la vetta impreziosita dalla presenza di moderne capanne dove rifugiarsi dal freddo e passare la notte. Capanne costruite da cacciatori e cittadini di Morolo e che vengono usate soprattutto l’estate per trascorrere weekend e giorni festivi avendo un riparo ed un luogo dove consumare cibo e riscaldarsi. In molte capanne si può trovare anche cibo in scatola che gli appassionati di montagna lasciano durante le loro escursioni. Rifugi in legno costruiti sul modello delle baite di alta montagna. Ebbene, i due studenti, non nuovi a lunghe passeggiate montane, avevano deciso di isolarsi dal gruppo di amici partendo più tardi convinti di poter raggiungere il resto degli escursionisti in breve tempo. Lungo il tragitto dal centro di Morolo alla vetta di Faito ci sono sentieri e cammini segnalati con vernice rossa dai residenti più esperti. I due 19enni avevano con loro tutto l’occorrente anche per trascorrere la notte in montagna. Pensavano che prima dell’imbrunire di sabato avrebbero raggiunto la meta. Per gli esperti e conoscitori della zona, tre ore di cammino sono sufficienti per arrivare sulla montagna nella parte più alta di Morolo. Ma i due frusinati non avevano fatto i conti con il buio. Dopo aver intrapreso per più di un’ora il cammino, tenendosi in contatto con gli amici già arrivati, improvvisamente hanno perso il senso dell’orientamento finendo nella folta vegetazione. Non si sono persi d’animo continuando a camminare fino all’arrivo della notte. Con i viveri a disposizione e la poca luce delle lampadine, si sono fermati in una grotta trovando riparo dal freddo. Sono state ore terribili, ma alle prime luci dell’alba hanno ripreso il cammino verso nord. La vetta di Monte Faito, però, ancora non si scorgeva. Nonostante scivolate e cadute, restavano in contatto con gli amici convinti di poterli raggiungere al più presto.

L’ALLARME
Poco dopo le 10 di ieri la decisione di richiedere l’sos. I due hanno lanciato l’allarme ai carabinieri della Compagnia di Anagni affermando di essersi persi e di non ritrovare più la strada. I militari della stazione di Morolo, coordinati dal maresciallo Pierluigi De Rosa, con i vigili urbani del centro lepino, agli ordini del comandante Fabrizio Mancini, i vigili del fuoco e i volontari hanno avviato le ricerche. I pompieri hanno utilizzato anche un elicottero. Con il Gps del cellulare sono riusciti a localizzarli e recuperarli intorno alle 12. Sono stati portati a valle. Ai soccorritori i due feriti, pieni di graffi e impauriti, hanno raccontato di non aver lanciato l’allarme prima perché convinti di poter ritrovare la strada. Poi all’improvviso una fitta vegetazione, boscaglia ed un senso di smarrimento che li ha costretti a chiedere aiuto. Dopo essere stati visitati ed aiutati, sono stati portati a casa. Stanno bene, per loro, fortunatamente, solo tanta paura.
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