Omicidio di Serena Mollicone ad Arce: processo al via con 220 testimoni

Omicidio di Serena Mollicone ad Arce: processo al via con 220 testimoni
di Vincenzo Caramadre
3 Minuti di Lettura
Giovedì 11 Marzo 2021, 10:05

Un esercito di testimoni. A una settimana dall'apertura del processo per l'omicidio di Serena Mollicone ad Arce (Frosinone), accusa e difesa hanno depositato le liste dei testimoni. La prima udienza ci sarà il 19 marzo dinanzi alla Corte d'Assise del Tribunale di Cassino presieduta dal giudice Massimo Capurso (a latere, Vittoria Sodani), quelle di queste ore sono formalità previste dal codice che, però, assumono carattere sostanziale per le parti del processo che, in aula, intendono portare prove.

Finora sono oltre 220 i nominativi dei testimoni chiamati dalla Procura e dalle difese. Alcuni testi coincidono, altri sono specifici, rispetto alle posizioni processuali.

Il sostituto procuratore Maria Beatrice Siravo, che ha coordinato le indagini, già la settimana scorsa ha depositato nel fascicolo che andrà all'attenzione della Corte d'Assise, la propria lista testi: sono 91, tra consulenti, carabinieri che hanno svolto le indagini e persone informate sui fatti. Nella giornata di ieri anche le difese hanno depositato le proprie liste.

Gli imputati, come noto, sono cinque. L’ex maresciallo comandante della stazione dei carabinieri di Arce, Franco Mottola, suo figlio Marco e sua moglie Anna Maria, tutti rispondono di concorso in omicidio volontario. Per le loro posizioni gli avvocati Francesco Germani e Piergiorgio Di Giuseppe (quest’ultimo per la sola difesa di Marco Mottola), sono stati chiamati 80 testimoni. Il concorso morale nell’omicidio della studentessa e d’istigazione al suicidio del brigadiere Santino Tuzi viene contestato all’ex luogotenente Vincenzo Quatrale, per dimostrare la sua innocenza gli avvocati Paolo D'Arpino e Francesco Candido hanno depositato una lista di 40 testimoni. Infine c’è la posizione del carabiniere Francesco Suprano assistito dagli avvocati Cinzia Mancini ed Emiliano Germani, i quali hanno depositato una lista di 10 testimoni.

Le parti civili concluderanno, nella giornata di oggi, il deposito delle liste.

Le parti civili costituite sono: Antonio Mollicone, zio di Serena, assistito dall'avvocato Dario De Santis, Consuelo Mollicone (sorella di Serena, assistita dall’avvocato Sandro Salera, Armida Mollicone (zia di Serena), assistita dall'avvocato Federica Nardoni, l’Arma dei Carabinieri con l'avvocatura dello Stato, Maria e Fabio Tuzi (figli del brigadiere Santino Tuzi, morto suicida nell'aprile del 2008), con rappresentati dall'avvocato Elisa Castellucci e il Comune di Arce, con l’avvocato Antonio Radice.

In queste ore, con l'ordinanza del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti che ha dichiarato rossa l'intera provincia di Frosinone zona il presidente del Tribunale di Cassino, Massimo Capurso ha adottato un provvedimento d’ingresso nel Palazzo di Giustizia contingentato, per cui nelle prossime ore si saprà se la prima udienza del processo Mollicone si svolgerà a porte aperte oppure l'ingresso sarà consentito solo alle parti processuali. C’è molta attesa, per capire, dopo vent'anni di mistero come e perché è morta la studentessa diciottenne.

L'omicidio risale al primo giugno del 2001. Per la Procura il delitto si è consumato all'interno di un alloggio della caserma dei carabinieri di Arce, dove Serena e Marco Mottola avrebbero avuto un diverbio, nel corso del quale la studentessa sarebbe stata sbattuta con violenza contro una porta. Proprio su una porta di un alloggio è stato trovato un segno di rottura, che, per la Procura, sarebbe compatibile con la ferita riscontrata sull’arcata sopraccigliare sinistra di Serena. Ora tutto dovrà essere vagliato in aula. Si prevede un processo lungo, nel corso del quale potrebbero arrivare colpi di scena.  

© RIPRODUZIONE RISERVATA