Alessandro Crescenzi, spiegano in una nota, «è riuscito ad arrivare, con la sua sedia a rotelle, fino all'interno della sezione, ha ritirato le schede elettorali ma, una volta arrivato alla cabina, si è reso conto di non poter votare perchè la sedia non entrava nella cabina e, comunque, la mensola dove appoggiare le schede per poter votare era troppo in
alto, irraggiungibile per uno nelle sue condizioni. Al presidente delle seggio non gli è rimasto che certificare in un
foglio che: «Il signor Crescenzi Alessandro non ha potuto votare in quanto assenti cabine adibite al voto elettorale per persone non deambulanti».
«Sono umiliato e arrabbiato - afferma Alessandro - perchè non vengono rispettati i diritti minimi dei cittadini. Noi con disabilità siamo considerati cittadini di serie B. Io non voglio essere accompagnato alla cabina da qualcuno, pretendo di votare da solo, visto che il voto è segreto, e questo mi è stato impedito. Pretendo di poter esprimere il mio voto».
Crescenzi da anni a denunciare le difficoltà dei disabili ad accedere nei pubblici uffici. Anche quando era consigliere provinciale di Frosinone denunciò l'impossibilità di entrare a palazzo Gramsci a causa della scalinata d'ingresso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA