Seggio non accessibile ai disabili nella Capitale, continua l'odissea di un politico frusinate

Seggio non accessibile ai disabili nella Capitale, continua l'odissea di un politico frusinate
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Domenica 26 Maggio 2019, 17:36 - Ultimo aggiornamento: 23:05
Stesso seggio, stesse barriere architettoniche. Ad un anno di stanza Alessandro Crescenzi, già consigliere provinciale dei Verdi di Frosinone e attualmente candidato con Europa Verde nella circoscrizione Centro, torna a denunciare l'impossibilità di votare nel proprio seggio a Roma, dove risiede da qualche anno. Per la precisione si tratta della sezione elettorale n. 791, in via Casale del Finocchio, 56. A denunciare i fatti sono Nando Bonessio e Guglielmo Calcerano, portavoci dei Verdi a Roma e nel Lazio: «È realmente vergognoso che al nostro candidato Alessandro Crescenzi gli sia stato impedito di votare a causa delle barriere architettoniche. Noi chiediamo che il problema venga risolto immediatamente, abbiamo già dato mandato al nostro avvocato di denunciare l'accaduto».

Alessandro Crescenzi, spiegano in una nota, «è riuscito ad arrivare, con la sua sedia a rotelle, fino all'interno della sezione, ha ritirato le schede elettorali ma, una volta arrivato alla cabina, si è reso conto di non poter votare perchè la sedia non entrava nella cabina e, comunque, la mensola dove appoggiare le schede per poter votare era troppo in
alto, irraggiungibile per uno nelle sue condizioni. Al presidente delle seggio non gli è rimasto che certificare in un
foglio che: «Il signor Crescenzi Alessandro non ha potuto votare in quanto assenti cabine adibite al voto elettorale per persone non deambulanti».

«Sono umiliato e arrabbiato - afferma Alessandro - perchè non vengono rispettati i diritti minimi dei cittadini. Noi con disabilità siamo considerati cittadini di serie B. Io non voglio essere accompagnato alla cabina da qualcuno, pretendo di votare da solo, visto che il voto è segreto, e questo mi è stato impedito. Pretendo di poter esprimere il mio voto».

Crescenzi da anni a denunciare le difficoltà dei disabili ad accedere nei pubblici uffici. Anche quando era consigliere provinciale di Frosinone denunciò l'impossibilità di entrare a palazzo Gramsci a causa della scalinata d'ingresso. 
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