Scuole Frosinone, consegnato solo un quarto dei banchi richiesti. E da lunedì anche alle superiori si torna tutti in classe

Scuole Frosinone, consegnato solo un quarto dei banchi richiesti. E da lunedì anche alle superiori si torna tutti in classe
di Gianpaolo Russo
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Sabato 19 Settembre 2020, 07:53

Appena il 26% dei banchi richiesti al Ministero arriveranno nelle scuole del capoluogo prima dell’avvio delle lezioni. Su 2800 banchi richiesti, nelle scuole materne, elementari e medie di Frosinone, a ieri ne sono arrivati appena 350. Forse prima del 24, giorno di apertura ufficiale, ne arriveranno altri 400 che dovrebbero essere consegnati alla media “Maiuri” di via Tevere. Si arriverà così a circa 750. Pochi, pochissimi rispetto alle esigenze avanzate dalle varie scuole. E la situazione, salvo miracoli, non è destinata a cambiare nemmeno all’inizio della prossima settimana.

Il Ministero della Pubblica Istruzione, dopo una previsione ottimistica all’inizio dell’estate, ha preso atto delle difficoltà organizzative e di produzione di questo materiale avvisando che le ultime forniture dei banchi arriveranno solo a fine ottobre. Una situazione che sta preoccupando molti dirigenti scolastici, alcuni dei quali stanno facendo di necessità virtù “arraggiandosi” o con aiuti esterni (associazioni o privati che donano e prestano sedie con tavolette di appoggio) o con un “fai da te” adeguando banchi dismessi.

Ma non tutti sembrano pronti ed il rischio, concreto, è quello che in alcune scuole giovedì prossimo si parta con il piede sbagliato.

Ma cosa succederà se i banchi, come sembra, non arriveranno in tempo? A chiederselo è il consigliere comunale del gruppo misto, Fabiana Scasseddu, che incalza l’amministrazione Ottaviani. Il primo cittadino una settimana fa aveva emesso un’ordinanza con la quale motivava il provvedimento, adducendo tra i motivi del rinvio dell’apertura proprio la mancata dotazione delle fornitura degli arredi monoposto da parte del Ministero.

«Ci chiediamo cosa farà il sindaco in questo caso - chiede la Scasseddu - Se ha rinviato l’apertura delle scuole, non per le proprie inefficienze dei lavori di competenza comunale non avviati in tempo utile, dando la colpa unicamente al governo per la mancata consegna dei banchi ora, per logica, dovrebbe continuare su questa linea ed emanare una nuova ordinanza di ulteriore chiusura?».

Difficilmente però il primo cittadino farà slittare l’apertura delle scuole di competenza comunale. Così dopo la sanificazione dei seggi elettorali per il referendum tutte le scuole riapriranno anche perché, nel frattempo, i lavori di adeguamento strutturale di competenza comunale saranno stati completati così come la tornata elettorale. Di certo per i banchi nuovi monoposto bisognerà ancora aspettare.


Diversa invece la situazione nelle scuole superiori dove le lezioni sono iniziate già dal 14. La dotazione dei banchi a cui in questo caso ha provveduto in maniera autonoma l’amministrazione provinciale, è stata completata in questi giorni ed anche quelle scuole che avevano fatto entrare in aula solo le prime classi sono pronte a ripartire: «I banchi sono arrivati – conferma la dirigente del liceo Classico Turriziani e del Magistrale Maccari, Erminia Gnagni - Ci prenderemo ancora un paio di giorni dopo il referendum per una maggiore sanificazione degli spazi con i ragazzi più grandi che continueranno la didattica on line. Poi da lunedì 28 si tornerà a pieno regime con tutti gli studenti che torneranno a scuola nel rispetto delle norme di distanziamento anti-Covid».

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