Nasce la scuola speciale
di Unindustria: giovani
dai banchi alle aziende

Nasce la scuola speciale di Unindustria: giovani dai banchi alle aziende
di Stefano De Angelis
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Giovedì 14 Febbraio 2019, 16:05
Formazione, preparazione e, soprattutto, competenze. Queste le parole chiave rilanciate dagli imprenditori per affrontare la sfida dell’innovazione tecnologica delle imprese. Una direttrice che ha un doppio obiettivo: consentire alle aziende della Ciociaria di essere competitive e ai giovani neodiplomati di farsi trovare pronti rispetto alle crescenti esigenze di personale qualificato. Una strada, è stato sottolineato, che «garantisce occupazione». Il termine tecnico cui gli industriali vogliono dare una risposta immediata è «mismatch», ossia risolvere la condizione di squilibrio tra domanda e offerta di lavoro. Ecco che ai percorsi dell’Università, delle scuole superiori e dell’alternanza scuola-lavoro, si aggiunge il progetto targato Unindustria Frosinone. Un anno di lavoro che ha visto la luce ieri con la nascita, in Ciociaria, del primo Its manifatturiero, istituto tecnico superiore meccatronico del Lazio.

IL PROGETTO
Si tratta di un corso biennale di specializzazione post diploma, per un totale di 1.800-2.000 ore, aperto in particolare ai giovani provenienti degli istituti tecnici e professionali. L’obiettivo? Dotarli di competenze «specifiche e adeguate» per rispondere alle necessità aziendali legate ai nuovi modelli produttivi connessi con Industria 4.0 e con la trasformazione sempre più proiettata verso il digitale. Il trenta per cento della formazione si svolgerà nelle aziende, il restante nella sede operativa per le lezioni: l’istituto tecnico industriale Galilei di Pontecorvo. La metà dei docenti, per avvicinare la teoria alla pratica, arriverà dal mondo del lavoro. Potranno presentare domanda i giovani di tutta Italia, anche se si partirà, a ottobre, con una classe di 25 corsisti: stesso numero anche per il secondo ciclo. L’istituto, al momento, è stato approvato per tre anni, ma si punta a farne una solida realtà. Per gli ammessi («si sta lavorando a un meccanismo di selezione») sarà gratuito: alla fine sarà rilasciato un diploma riconosciuto dal Miur, una certificazione corrispondente al quinto livello delle qualifiche del quadro europeo.

LA FONDAZIONE
Ieri è stata costituita la fondazione dell’Its: a presiederla sarà Maurizio Stirpe, vicepresidente di Confindustria e patron del Frosinone calcio. Ne fanno parte Unindustria, le aziende ciociare Prima sole components (Spa presieduta da Stirpe), Bitron, Europlastics e Star di Latina (partner è anche la Abb sace), l’Università di Cassino e del Lazio meridionale, l’istituto Galilei, la Provincia e l’ente di formazione Unindustria perform. Un’alleanza strategica tra enti e imprenditori, ritenuta imprescindibile, per rafforzare ulteriormente «il legame tra sistema formativo e territorio».

LE FIGURE
Digitalizzazione della manifattura e nuove tecnologie, sempre più avanzate. È uno dei campi di confronto per lo sviluppo del comparto produttivo. Per questo, come spiegato dagli imprenditori, le aziende hanno bisogno in particolare di tecnici specializzati nel settore della meccatronica, quindi della meccanica e dell’elettronica.

IMPRENDITORI FAI DA TE
«Le imprese del territorio faticano a trovare figure dotate delle competenze professionali richieste». È da questo scenario, sottolineato dal presidente di Unindustria Frosinone, Giovanni Turriziani, che muove i passi l’Its, inducendo gli imprenditori a promuovere direttamente una scuola di formazione. «Nel settore manifatturiero un tecnico su tre è di difficile reperimento. Per tentare di porre rimedio a questo gap abbiamo costituito l’Its per valorizzare i giovani, in particolare quelli delle province di Frosinone e Latina», ha concluso. A crederci fortemente è anche il presidente Stirpe, che ha sottolineato: «Le imprese, la mia per prima, richiedono manodopera preparata e professionalizzata. Tutte le aziende che hanno già aderito si sono impegnate alla fine dei due anni formativi ad assumere gli studenti. Questa è la strada migliore per creare occupazione sicura. Per il futuro la Fondazione è aperta a tutte le aziende, purché disposte a finanziare la formazione dei giovani e poi a rispondere alla loro domanda di occupazione». Poi ha concluso: «Non abbiamo bisogno di soldi pubblici, le risorse per l’Its le hanno investite gli imprenditori».
 
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