Scuola politica a Trisulti,
il sindaco di Collepardo
chiede l’accesso agli atti

Scuola politica a Trisulti, il sindaco di Collepardo chiede l’accesso agli atti
di Andrea Tagliaferri
2 Minuti di Lettura
Venerdì 18 Gennaio 2019, 15:16
Certosa di Trisulti, il sindaco chiede l’accesso agli atti. E’ di questi giorni la notizia che il primo cittadino di Collepardo, Mauro Bussiglieri, ha deciso di rompere gli indugi e di vederci più chiaro nella faccenda relativa all’assegnazione in concessione del prezioso gioiello cistercense. In realtà questo passo il sindaco lo aveva già annunciato durante l’assemblea pubblica nella sala consiliare del piccolo comune ernico svolta a margine della marcia sulla Certosa organizzata da movimenti e associazioni per ribadire la contrarietà a questa scelta operata dal Ministero con un bando che ne affida la concessione per ben 19 anni per 100 mila euro annui.

Ad aggiudicarsi questa gara, come ormai tutti sanno, è stata l’associazione Dignitatis Humanae Institute di ispirazione cattolica radicale e quello che più ha fatto riscaldare gli animi è stata la dichiarazione del presidente Benjamin Harnwell di voler procedere all’avvio di una scuola di formazione politica oltre a quella dell’accademia riferita al cardinale Martino già prevista nel progetto e che dovrebbe occuparsi di tematiche quali la tutela della vita e l’esaltazione delle radici giudaico-cristiane dell’Europa. Per la scuola di formazione politica, invece, l’ispiratore e finanziatore- così come confermato da Harnwell in più sedi- sarà Steve Bannon, l’ideologo “sovranista” già consulente del Presidente americano Trump.

Tornando all’accesso agli atti presso il Ministero, il sindaco Bussiglieri tiene a sottolineare due aspetti: «Non è un atto ostile contro qualcuno; è semplicemente la necessità di massima trasparenza, per capire i reali contorni di questa vicenda, in particolare sul contenuto del progetto e, quindi, del contratto stipulato perché solo così possiamo recuperare informazioni che fino ad ora il Ministero non ci ha dato, avendoci tenuti fuori da tutto il percorso. Vorremmo capire se sono stati, ad esempio, presi accordi sugli orari e i giorni di visita per la Certosa, se sono stati pressi accordi circa la possibilità di fare “ politica” all’interno delle mura, anche per chiarezza nei confronti con DHI. Sul fatto di chi mi accusa di intempestività- conclude il Primo Cittadino- vorrei far notare che fare l’accesso agli atti un anno fa avrebbe significato ottenere come documentazione il bando che già avevamo. Farla oggi quella richiesta, significa poter accedere ai documenti completi, compresi il contratto e l’eventuale verbale di consegna se è stato fatto».
© RIPRODUZIONE RISERVATA