Sciopero al tribunale di Cassino, Anm: «Ecco i numeri dell’agonia»

Sciopero al tribunale di Cassino, Anm: «Ecco i numeri dell’agonia»
di Vincenzo Caramadre
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Domenica 30 Giugno 2019, 17:35
Carenza di magistrati e di personale amministrativo: cresce la preoccupazione attorno al Tribunale di Cassino. Gli avvocati hanno proclamato 6 giorni di astensione dalle udienze: dal 2 all’8 luglio. Ma ora si alza la voce dei magistrati: dell’Associazione nazionale magistrati. Un grido di dolore forte con il quale si chiede la revisione delle piante organiche e l'invio di magistrati per affrontare l'emergenza.

“Anche noi magistrati desideriamo esprimere la forte preoccupazione per l'attuale situazione”, ha fatto sapere l’Anm sottosezione di Cassino, che ha reso noto i numeri dell’emergenza. La pianta organica del Tribunale di Cassino prevede 23 magistrati giudicanti e 9 magistrati inquirenti (attualmente ci sono 22 magistrati), a fronte di un bacino d'utenza di 328.681 abitanti.

"La pianta organica non è stata aggiornata, neanche dopo l’estensione di competenza del 2013. Risultato: vi è un giudice ogni 14.290 abitanti un pm ogni 36.520 abitanti” , è stato spiegato. Il rapporto magistrati - abitanti nella giurisdizione di Cassino supera la soglia indicata dal Ministero della Giustizia: un giudice ogni 10 mila abitanti è ben oltre quella di molti uffici giudiziari laziali.

“Non osiamo neanche compararci alle realtà degli altri paesi europei - hanno aggiunto dall’Anm - che vantano il numero di 22 magistrati ogni 10 mila abitanti. Nè ignoriamo che le carenze d'organico, di risorse, di struttura e di infrastrutture rappresentano ormai una patologia diffusa a molti uffici giudiziari italiani. Tale consapevolezza non ci impedisce, tuttavia, di farci parte attiva nel sollecitare le soluzioni più adeguate”.
L’emergenza arriverà a ottobre prossimo, quando 3 magistrati civili saranno trasferiti e 3 magistrati usufruiranno del congedo per maternità e si arriverà ad avere un giudice ogni 20.542 abitanti.

“Peggiore - ha spiegato sempre l’Anm è la situazione nel comparto amministrativo, dove le presenze effettive non superano un terzo di quelle previsti in organico, il deficit è ancor più allarmante se si pensa che a Cassino si stanno affrontando in questi mesi i complessi percorsi d’informatizzazione del processo penale”.

L’Anm traccia la strada per uscire dal vicolo cieco. “La revisione delle piante organiche, uno studio approfondito dei flussi quantitativi e qualitativi delle domande di tutela penale e civile, congiuntamente ad una razionalizzazione delle risorse del sistema giustizia rappresentano degli obiettivi primari e non più procrastinabili.

Alle soluzioni strutturali - hanno concluso - occorre affiancate misure emergenziali, quali applicazioni extra-distrettuali di magistrati che, pur non essendo risolutive, sono necessarie per evitare pregiudizi irreparabili nell'attesa di interventi più stabili”.
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