“La newco alla quale daremo vita posizionerà la nostra provincia all’avanguardia europea nella chiusura del ciclo dei rifiuti, con la creazione di un distretto industriale ecosostenibile che alimenterà la propria produzione grazie al recupero dell’organico prodotto sul nostro territorio. Sarà questo il secondo tassello – spiega Migliorelli – della nostra politica dell’end of waste, cioè del ciclo integrato alla fine del quale anche la frazione umida smette di essere rifiuto e diventa materia per nuove produzioni. Un tassello che affiancherà la trasformazione dell’impianto Saf di Colfelice in Fabbrica delle Materie. Infatti, grazie a una prima, recente autorizzazione regionale sono iniziati i lavori per introdurre le tecnologie per aumentare le performance ambientali dello stabilimento Saf e recuperare, a regime, carta, cartoni, plastiche, ferro, alluminio. In discarica e termovalorizzatore andrà solo una parte minima rispetto ai quantitativi attuali”.
I nuovi impianti per produrre biometano e compost saranno concepiti per soddisfare il fabbisogno provinciale prodotto di organico e sfalci vegetali.
“Impianti di dimensioni ridotte – conclude il presidente della Saf – con impatto ed emissioni zero sull’ecosistema. Non saremo più costretti a spedire al nord i nostri rifiuti ma saranno lavorati e trasformati qui con benefici sia in termini economici che ambientali per i cittadini della nostra provincia. Saremo noi a sfruttarli per produrre nuova economia e nuove opportunità di lavoro, con investimenti di svariati milioni di euro, nell’ottica della green economy e della compiuta circolarità del processo produttivo del rifiuto”.
Il presidente Francesco Borgomeo guarda all’emergenza determinata in questi giorni dalla diffusione del Coronavirus. E sottolinea: “Non possiamo permetterci che situazioni come quella che stiamo vivendo possano bloccare il sistema industriale. Dobbiamo essere autonomi. E ricordarci che tutto è interconnesso. Un banale blocco dei camion rischierebbe di farci trovare sommersi dai rifiuti ed esposti ad un maggiore rischio di malattie”. Il gruppo Saxa (Saxa Gres di Anagni, Grestone di Roccasecca, Tagina di Gualdo Tadino, Centro Impasti Ceramici a Spilamberto) crede molto in questa new company che nascerà con Saf. “La newco ci consentirà di fare sistema - evidenzia il presidente Borgomeo - mettere insieme le rispettive competenze ed eccellenze, archiviando per sempre il vecchio modo di considerare i rifiuti. Nei prossimi anni nulla dovrà finire nella terra ma tutto dovrà essere recuperato: i rifiuti sono materie prime dalle quali ottenere nuovi materiali. E per quell’epoca, molto vicina, noi dovremo essere pronti”.
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