Rottamazione tasse locali: Comuni ciociari favorevoli, ma è corsa ad ostacoli

Rottamazione tasse locali: Comuni ciociari favorevoli, ma è corsa ad ostacoli
di Pierfederico Pernarella
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Lunedì 8 Aprile 2019, 14:36
Tutti in linea di principio si dicono d’accordo e pronti ad aderire alla rottamazione delle tasse locali, ma tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Un mare di numeri che a partire da questa settimana i Comuni dovranno scandagliare per bene.
Di tempo a disposizione non ce n’è tantissimo: l’adesione alla sanatoria dovrà essere comunicata entro 60 giorni. La norma, inserita nel Decreto Legge Crescita, è stata approvata giovedì scorso dal Governo e prevede piani agevolati per le ingiunzioni per tasse (Imu, Tari, Cosap, Tosap, imposta sulla pubblicità e anche multe) non pagate dal 2000 al 2017. Così come successo per le cartelle dell’Agenzia delle Entrate (ex Equitalia), anche per le ingiunzioni di pagamento (quelle di quei Comuni che decisero di affidarsi a società private al posto di Equitalia) è prevista la cancellazione di sanzioni e interessi di mora.

NEL CAPOLUOGO
Cosa intendono fare le amministrazioni comunali della provincia di Frosinone? Nessuno, ovviamente, vuole tirarsi indietro, ma la questione dovrà essere affrontata nel dettaglio con i dirigenti, per poi passare al vaglio di revisori, commissioni e Consigli comunali. Un confronto andrà fatto anche con le società a cui i Comuni hanno affidato la riscossione. In Ciociaria vanno per la maggiore la Ica e la Tre Esse.
«Intendiamo aderire - spiega il sindaco del capoluogo, Nicola Ottaviani - È un’opportunità per fare cassa in tempi più brevi, ma dovremo valutare l’eventuale incidenza sulle casse. Il nostro Comune in questi anni è riuscito a recuperare circa il 70 per cento delle tasse non pagate».

C’È ANCHE LA PROVINCIA
Si dicono favorevoli, nelle more delle valutazioni contabili, i sindaci di Anagni, Sora, Alatri. In quest’ultimo, a proposito di tasse non pagate, è scoppiata la grana delle ingiunzioni sui passi carrabili, insegne e pubblicità che l’opposizione ritiene illegittime. Con la possibilità di rottamazione ora c’è altra carne a cuocere. L’assessore Massimiliano Fontana, assicura che il Comune, fatte le verifiche considerando che Alatri deve sottostare ai vincoli del piano di riequilibrio, «non si tirerà indietro».
Favorevole il sindaco di Ferentino, Antonio Pompeo, che anche in qualità di presidente della Provincia, alle prese con la questione dei passi carrabili, assicura che valuterà la possibilità della rottamazione.
Nessun problema, fa sapere il sindaco Roberto Caligiore, al Comune di Ceccano che per la riscossione ha continuato a servirsi di Equitalia e quindi dell’Agenzia delle Entrate: le tasse locali non pagate rientrano già nella rottamazione delle cartelle.

IL CASO FIUGGI
C’è poi il caso di Fiuggi dove l’Imu non pagata dagli alberghi ha assunto proporzioni emergenziali con debiti singoli che arrivano a 100mila euro. «Siamo orientati ad aderire: rappresenta un’occasione sia per il Comune che per gli albergatori in città duramente provata dalla crisi del turismo termale», afferma il sindaco Alioska Baccarini.

BEFFA PER I COMUNI AL VOTO
Ma per i 39 Comune che andranno al voto il 26 maggio c’è il rischio beffa. Se Cassino con il dissesto rappresenta un caso a sé, per gli altri non ci sarebbero i tempi per aderire alla rottamazione, come spiega il sindaco di Veroli, Simone Cretaro: «L’ultimo Consiglio lo terremo mercoledì per l’approvazione del bilancio, dopodiché l’assise dovrà essere sciolta entro la metà di aprile, ossia 45 giorni del 26 maggio, la data delle elezioni. C’è da capire che siano state previste delle deroghe, ma allo stato attuale nei Comuni che andranno al voto non ci sono più i termini per approvare il provvedimento». Rottamazione sì, ma non per tutti.
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