Riparte la Fca di Cassino dopo un mese di stop, ma restano le incertezze

Riparte la Fca di Cassino dopo un mese di stop, ma restano le incertezze
di Domenico Tortolano
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Lunedì 20 Gennaio 2020, 14:03 - Ultimo aggiornamento: 14:25

Riaprono domani mattina, fra molte speranze, i cancelli dello stabilimento Fiat Chrysler di Cassino dopo un mese esatto di sospensione per le festività di fine anno ed anche per la cassa integrazione. Ma si riparte come l'anno scorso: 12 giorni di cassa integrazione (cig) a gennaio e già annunciati 4 giorni a febbraio (7, 14,21,28). Sindacati sempre in allarme per l'incertezza produttiva e per i nuovi probabili periodi di cig per tutto il 2020.

I NUOVI MODELLI
Ma da qualche settimana sono nelle concessionarie le nuove versioni di Giulia e Stelvio, Model Year 2020. Da queste si spera di invertire la tendenza sul mercato. Le nuove versioni dei due modelli di segmento D della casa italiana hanno registrato importanti aggiornamenti sia per quanto riguarda la tecnologia di bordo che il livello di sicurezza. La riduzione del gap con la diretta concorrenza in questi settori potrebbe garantire una crescita ulteriore delle richieste per Giulia e Stelvio su scala internazionale mentre la Giulietta dovrebbe terminare entro quest'anno la produzione.
A parte il restyling di metà carriera di Giulia e Stelvio c'è attesa per la gamma di motorizzazioni con il debutto delle varianti mild hybrid dei due modelli che dovrebbe arrivare dopo la prossima estate.
Atteso, invece, per il 2021 il debutto del Suv Maserati di medie dimensioni. Ma l'attività di prove tecniche e di assemblaggio dovrebbe cominciare prima del prossimo autunno.

UN ANNO DA DIMENTICARE
Il 2019 è stato un anno da dimenticare per le vendite negative in Europa del marchio Alfa Romeo in Europa. Dal ministero dei Trasporti segnalano un calo del 40% per le vetture del Biscione prodotte nello stabilimento cassinate. Giulia, Stelvio e Giulietta nel 2019 si sono fermate a quota 53.875 immatricolazioni a fronte delle oltre 82.000 del 2018. Alfa Romeo ha perso il 35% e tale risultato negativo del marchio ha influito negativamente su tutto il gruppo Fca. E si spera anche nella fusione con Peugeot per potenziare il settore Premium.

TREMA L'INDOTTO
L'anno appena passato ha fatto registrare ben 110 giorni di cassa integrazione con la relativa riduzione di stipendi ai 3700 dipendenti della fabbrica cassinate. Sono andati in pensione circa 200 lavoratori ma non saranno rimpiazzati. E ormai non si parla più di riassunzione degli ex interinali, di quei famosi 532 licenziati due anni fa e di cui si sono perse le tracce. E non ci sono aspettative nemmeno per i tantissimi che inviano le domande.
Ad essere maggiormente preoccupati sono i lavoratori delle aziende dell'indotto che soffrono per mancanza di commesse. Anche qui agli ultimi interinali non sono stati rinnovati i contratti.
E di Fiat e di sicurezza sul lavoro se ne parlerà domani pomeriggio in sala Restagno al comune di Cassino nella Consulta dei comuni del cassinate convocata dal sindaco Enzo Salera con la partecipazione dell'assessore regionale al lavoro Di Berardino.

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