Rapinò il parroco, condanna più lieve per un ambulante grazie al perdono del sacerdote

Rapinò il parroco, condanna più lieve per un ambulante grazie al perdono del sacerdote
di Vincenzo Caramadre
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Mercoledì 13 Aprile 2022, 07:45 - Ultimo aggiornamento: 13:56

Rapina il parroco e viene condannato 2 anni e 10 mesi di reclusione. Si tratta di S.M. trentacinquenne di origini campane che a settembre scorso si era reso protagonista di una rapina in danno del parroco, don Antonio Valente, della Chiesa di Sant'Antonio e Santa Restituita in località Carnello a Sora. Nella mattinata di ieri, dopo l'imputazione per rapina pluriaggravata, il collegio penale del Tribunale di Cassino ha ratificato il patteggiamento sottoscritto dal pubblico ministero, che ha coordinato le indagini, e dalla difesa dell'uomo. Il sacerdote non si è costituito in giudizio perchè l'uomo gli ha fatto pervenire nei mesi scorsi una lettera di scuse.
 
I fatti risalgono al 30 settembre del 2021. L'uomo, venditore ambulante di piccoli capi di abbigliamento conosce la zona e il parroco della chiesa, sempre cordiale a disponibile, per questo si reca all'interno del luogo sacro per cercare di vendere qualche prodotto. Il prete gli dice che non vuole acquistare nulla, accetta, però, di fargli un'offerta. Ma nel momento in cui gli sta per consegnare una piccola somma di denaro il campano gli strappa dalle mani 100 euro, lo spinge e s'incammina per le strade di Carnello. Ad allertare il 113 un parrocchiano richiamato dalle urla del sacerdote, per cui nel giro di poco gli agenti del commissariato di Sora individuano e arrestano il trentacinquenne e poi restituisco i soldi al legittimo proprietario.
 

Finisce ai domiciliari, dove ancora si trova, con l'accusa di rapina pluriaggravata dall'età del sacerdote (ultra sessantacinquenne) e dall'invasione del domicilio. Rischiava una pena base di sette anni, per cui sin da subito ha assunto un atteggiamento collaborativo, sia nella fase delle indagini, ma anche e soprattutto dopo. Per questo successivamente, con l'assistenza legale dell'avvocato Maria Palma, ha chiesto alla procura di Cassino di patteggiare la pena e chiudere il suo conto con la giustizia. Ma prima ha inviato una lettera di scuse al sacerdote e lo ha risarcito del danno causatogli, di conseguenza quest'ultimo lo ha perdonato e non si costituito in giudizio. Ieri c'è stata la definizione del giudizio che ha visto la ratifica della pena a 2 anni e 10 mesi di reclusione con una relativa multa da mille e quattrocento euro.
 

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