Mobilità e occupazione, provincia a due facce nella classifica della qualità della vita

Mobilità e occupazione, provincia a due facce nella classifica della qualità della vita
di Pierfederico Pernarella
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Martedì 13 Dicembre 2022, 08:55 - Ultimo aggiornamento: 08:56

 La migliore in Italia per l'illuminazione pubblica sostenibile, ma tra la peggiore per numero di auto. E poi l'unica nel Lazio a registrare un saldo demografico negativo, colpa dei pochissimi immigrati. Record negativo anche per le ore di Cassa integrazione nonostante sia nella top ten nazionale per l'export. Mentre resta un'oasi quasi tranquilla per la criminalità con il minor numero in Italia per denunce di scippi, rapine e violenze sessuali. Male, anzi malissimo su cultura e tecnologia.
Questa, a tratti generali, la fotografia della provincia di Frosinone scattata dalla classifica sulla qualità della vita elaborata da Il Sole 24 Ore. Classifica in cui Ciociaria occupa il 79° posto, tre posizioni in più rispetto allo scorso anno. Meglio di Latina (80), ma peggio di Roma (31), Viterbo (61) e Rieti (67).
Il settore che registra la performance peggiore è quello della cultura e tempo libero: la provincia di Frosinone si trova all'83° posto, pur avendo recuperato 15 posti rispetto allo scorso anno. I settori migliori in cui la Ciociaria guadagna le posizioni più alte sono invece affari e lavoro (66) e giustizia e sicurezza (62). Ma vediamo più nel dettaglio cosa emerge dalla classifica.

RICCHEZZA E CONSUMI

Per questo indicatore la provincia di Frosinone è al 76° posto, meglio di Latina (85), peggio di Viterbo (71), Rieti (69) e Roma (41). La performance peggiore si registra per i protesti (99° posto), dove però la maglia nera nel Lazio spetta a Latina e Roma. Bene sull'affidabilità creditizia.

Così come per i canoni di affitto (22° posto), anche se fanno meglio Latina (18) e Rieti (21). Nel Lazio la provincia di Frosinone è anche quella con il maggior numero di beneficiari del reddito di cittadinanza: 20 assegni ogni mille abitanti, rispetto a una media di 16. Quasi identica la situazione a Latina, migliori quelle a Rieti e Viterbo.

AFFARI E LAVORO

Nel settore economico la provincia di Frosinone, nel Lazio, occupa il 66° posto: molto meglio Latina (28°) e Roma (3°); peggio Rieti (68) e Viterbo (82). Gli indicatori che si discostano di molto rispetto alla media nazionale sono le ore di cassa integrazione: 72 rispetto a una media di 28, che pongono la Ciociaria tra le peggiori in Italia (99° posto). Dato che non ha paragoni anche nel resto del Lazio. Latina, al 30° posto, ha una media di 8 ore di Cig. Il tasso di occupazione è del 59%, rispetto a una media nazionale del 63%. Percentuale che vale il 77°posto. Eppure la Ciociaria nel Lazio è la provincia con la percentuale più bassa di giovani che non studiano e non lavorano (17%), dato che vale il 36° posto a livello nazionale. E c'è un altro paradosso. Siamo al 9 posto in Italia per l'export che vale il doppio rispetto alla media nazionale. Nel Lazio fa meglio solo Latina al 4° posto nella classifica nazionale. Il turismo è una chimera: 83esima posizione, solo 6 posti letto per chilometro quadrato, rispetto a una media di 20. Inesistente il dato sulle start up innovative (101° posto).

GIUSTIZIA E SICUREZZA

In questo settore la provincia di Frosinone è al 62° posto, 17 in meno rispetto allo scorso anno, ma fa meglio di Latina al 90° posto. La discesa in classifica è legata alla durata media delle cause civili: 766 giorni, 200 in più rispetto al trend nazionale. Siamo i peggiori anche nel Lazio. Male anche la quota di cause pendenti. Ma in Ciociaria le carte bollate sono facili: 1310 cause civili ogni 100mila abitanti, rispetto a una media nazionale di mille cause. Al contrario ci sono pochissimi scippi e reati informatici, tanto che l'indice di criminalità è tra i più bassi in Italia (11° posto, 44° per i furti in casa). Pochissime, quasi 4 ogni 100mila abitanti, le denunce per rapine e violenza sessuale, il terzo dato più basso in Italia.

DEMOGRAFIA E SOCIETÀ

Maglia nera anche per lo stato di salute demografico: la Ciociaria è ultima nel Lazio, 75esima a livello nazionale, nove posizioni in meno rispetto allo scorso anno. Ultimo posto nel Lazio per speranza di vita, 99esimo a livello nazionale, mentre Latina è al 48. La provincia è anche l'unica nel Lazio ad avere un saldo migratorio (differenza tra iscritti e cancellati all'anagrafe) negativ: gli vale l'89° posto, mentre le altre province del Lazio sono tra le prime 40. Fatto che si spiega con il dato (bassissimo) sulla presenza degli immigrati, anche questo il peggiore del Lazio (78°), mentre nelle altre il valore è quasi o più del doppio. Maglia nera nel Lazio e 85° posto a livello nazionale per la qualità di vita delle donne (occupazione, imprese, quote rosa, sport),

AMBIENTE E SERVIZI

In questo settore la provincia di Frosinone occupa il 72° posto in Italia e il quarto nel Lazio. Fa peggio solo Latina (100°). Tra i dati che colpiscono in negativo quello sulle auto: 80 ogni 100 abitanti, rispetto alla media italiana di 66. Rapporto che vale l'ultimissimo posto della classifica nazionale (107°). Un peccato perché la Ciociaria nel Lazio è anche quella che ha più chilometri di piste pedonali (30° posto in Italia), e di isole pedonali (26° posto). Tra i dati positivi quello sull'illuminazione pubblica sostenibile: la provincia di Frosinone è la prima in Italia, mentre per le energie rinnovabili resta al 62° posto.

CULTURA E TEMPO LIBERO

E arriviamo al tallone d'Achille. In questo settore la provincia di Frosinone recupera 15 posti rispetto allo scorso anno ma resta all'89°. L'ultima nel Lazio. Latina (72), Viterbo (62). Bassissimo l'indice di lettura (81° posto, ultImi nel Lazio): 9 copie ogni 100 abitanti, rispetto a una media nazionale di 16. Basso anche il numero di librerie Molto male anche la penetrazione della banda larga che raggiunge solo il 44% delle famiglie, rispetto a una media nazionale del 63% Anche in questo caso la Ciociaria, al 95° posto, è ultima nel Lazio. Guadagna invece il 27° posto per il numero di bar. Nel Lazio fa meglio solo Rieti (21°).
Pierfederico Pernarella
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