Mai così poche nascite in Ciociaria, è crollo di abitanti: ogni anno è come se scomparisse un piccolo Comune

Mai così poche nascite in Ciociaria, è crollo di abitanti: ogni anno è come se scomparisse un piccolo Comune
di Pierfederico Pernarella
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Martedì 14 Luglio 2020, 06:00

Il calo demografico non è una novità, il fenomeno non stupisce più nessuno. Eppure i numeri dovrebbero cominciare a preoccupare. E non poco. Ieri l’Istat ha fatto sapere che nel 2019 si è registrato il record negativo delle nascite addirittura dall’Unità d’Italia. Un dato che si riflette pesantemente anche in provincia di Frosinone che per le sue caratteristiche (tanti piccoli Comuni soggetti allo spopolamento, una popolazione anziana numerosa, scarsa presenza di immigrati, importanti flussi migratori in uscita) risente in modo particolare dell’emergenza demografica. 

I numeri aggiornati ieri dall’Istat relativi allo scorso anno sono fin troppo palesi. A fronte di 5.423 morti, i nuovi nati sono stati 3.208. Poco più della metà, con un saldo naturale negativo pari a meno 2.215 abitanti. È il numero peggiore che la provincia di Frosinone ha registrato negli ultimi cinque anni sempre tutti in negativo: 1.957 nel 2018, 2.067 nel 2017, 1.494 nel 2016, 1.633 nel 2015, 1.365 nel 2014. Nel compresso circa 9.300 abitanti in meno. Più di quanti ad oggi nel conta il Comune di Ceprano. Restando al 2019, se a gennaio la popolazione della provincia di Frosinone era di 488.799 abitanti, a dicembre dello stesso anno è scesa a 485.241. Circa 3.500 abitanti in meno considerando anche i numeri dei flussi migratori. In un anno, insomma, è scomparso un paese come Patrica. 
 

A colpire soprattutto è il dato delle nascite. Mentre infatti quello dei morti è stabile (poco più di 5mila all’anno), quello dei nuovi nati continua a scendere in maniera esponenziale. Nel 2019, come detto, le nascite sono state 3.208. Circa 700 in meno rispetto a quelle del 2014 (3.925). Da allora è andato sempre in discesa: 3.869 nel 2015, 3.970 nel 2016, 3.643 nel 2017, 3.364 nel 2018. Rispetto quest’ultimo, l’anno scorso i nuovi nati in meno sono stati 150. 
 

In provincia di Latina, per fare un paragone, il saldo negativo tra nati e morti si è fermato a 900. In terra pontina le nascite nel 2019 sono state 4.207, mille in più rispetto a quelle della Ciociaria. Dato che si spiega con una presenza più radicata di alcune comunità di immigrati, in particolare quella indiana. 

In provincia di Frosinone, se tanti piccoli paesi sono a rischio spopolamento, anche le città più grandi registrano una pesante stagnazione demografica. Nel capoluogo a dicembre 2019 gli abitanti sono 45.624, circa mille in meno rispetto al 2014. A Frosinone nello scorso anno i nuovi nati sono stati 251, oltre una settantina rispetto al 2014. Dati più o meno simili a Cassino che alla fine del 2019 conta 36.283 abitanti. Nel 2014 erano 34.994. Tengono le nascite: nel 2019 sono stati 249, una quindicina in meno rispetto al 2014. 

Insomma, l’emorragia demografica appare inarrestabile. Anche perché, stando alle proiezioni Istat, a causa dell’emergenza Covid, le nascite sono destinate a calare ulteriormente.

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