Prostituta uccisa a Cassino, il killer Sandro Di Carlo incastrato dall'impronta. Il video sui social: «Potrei essere un maniaco»

Arrestato il 26enne: ha colpito la donna con quattro coltellate

Prostituta uccisa a Cassino, l impronta incastra il killer Sandro Di Carlo. Il video sui social: «Potrei essere un maniaco»
di Giovanni Del Giaccio e Alberto Simone
4 Minuti di Lettura
Lunedì 29 Maggio 2023, 23:54 - Ultimo aggiornamento: 31 Maggio, 08:57

CASSINO (FROSINONE) «Potresti essere un maniaco omicida». E lui: «C’è sempre questa possibilità». Uno sketch sui social, come se ne vedono tantissimi tra i giovani: ci si diverte a doppiare frasi di film o serie tv cult come se si fosse l’attore protagonista. È quello che fa Sandro Di Carlo, 26 anni, arrestato per l’omicidio di Yrelis Pena Santana, la donna di 34 anni uccisa nella notte tra venerdì e sabato nell’appartamento di via Giovanni Pascoli, nel centro di Cassino. A tradire il giovane è stata un’impronta intrisa di sangue. Dopo aver “congelato” la scena del crimine, la scientifica ha lavorato per ore e quando si è scoperto a chi apparteneva quella traccia il quadro è stato più chiaro. La polizia conosceva già il nome del giovane, era schedato come un ragazzo violento e il timore degli investigatori a quel punto era che potesse agire ancora dopo quanto accaduto nell’appartamento.

Sandro Di Carlo, chi è il presunto assassino di Cassino. Il gioco sui social: «Potrei essere un maniaco omicida»

IL PERSONAGGIO

Sui social Sandro Di Carlo postava foto insieme agli amici e dal posto di lavoro.

Un video, in particolare, ha attirato l’attenzione anche degli inquirenti, anche se si trattava solo di un gioco: datato 2020, mostra Di Carlo che “doppia” una citazione del film “Colpa delle stelle” in cui i due protagonisti Augustus e Hazel si organizzano per un appuntamento. Le chiede: «Vediamo un film?». E lei: «Potresti essere un maniaco omicida». «C’è sempre questa possibilità», risponde lui. Il quale, poi, si riprende in palestra e posta la foto di un’armatura sotto la quale è scritto: «Questa vita mi sta facendo la guerra, ma non sa che proprio lei mi sta facendo guerriero». È descritto da chi lo conosceva come un facinoroso, pronto sempre a buttarla in rissa. 

LA RICOSTRUZIONE

Il delitto viene fatto risalire alla notte, secondo un primo esame del medico legale che oggi eseguirà l’autopsia. La donna, probabilmente, è stata prima soffocata e poi colpita con almeno quattro coltellate che l’hanno raggiunta al collo, al volto e al torace. Subito dopo il ragazzo - una vita difficile alle spalle, prima dell’adozione da parte di una nota famiglia di imprenditori di Cassino - ha provato a ripulire tutto. Non lo ha fatto per bene, perché quell’impronta lo inchioda. Sul movente la procura di Cassino e gli investigatori della squadra mobile di Frosinone non si sbilanciano. Era un cliente insoddisfatto della prestazione ottenuta, aveva discusso con la donna oppure era uno che ce l’aveva con le prostitute? Non si esclude che in passato possa aver picchiato altre donne. Sembra escluso che fosse coinvolto nella gestione della casa d’appuntamenti. Dopo l’omicidio Sandro è tornato alla periferia di Cassino, nella dependance che la famiglia gli ha messo a disposizione nella proprietà dove vivono i genitori e gli altri fratelli. Come se nulla fosse, ha lasciato il coltello in casa. È stato sequestrato e sarà analizzato, ma la polizia “incrociati” i dati del giovane e soprattutto del suo comportamento, temeva che potesse compiere altri gesti analoghi. «Era importante - ha detto Domenico Condello, questore di Frosinone - dare una risposta immediata. Faccio i complimenti ai miei uomini per il gran gioco di squadra che hanno fatto». 

 

GLI ACCERTAMENTI

A quel punto nella serata di domenica gli agenti della squadra mobile sono andati a casa, lui non c’era ma avevano già il telefono cellulare sotto controllo. Era andato a Roma, a trascorrere la serata, sui social si vede spesso a ballare in discoteca e a bere, e stava tornando a casa con l’autobus di linea. La patente in passato gli era stata sospesa per guida in stato di ebbrezza. Quando la polizia è salita sul bus - a Roccasecca - lui non ha avuto nemmeno il tempo di reagire. Sulle scarpe aveva ancora tracce di sangue. Ieri è stato interrogato dal sostituto procuratore Beatrice Siravo, assistito dall’avvocato Alfredo Germani, ma si è avvalso della facoltà di non rispondere. Oggi ci sarà l’autopsia, mentre prosegue l’attività tecnica legata a due telefoni cellulari in uso alla donna. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA