Il prof Roberto Vitelli investito in bici, la perizia conferma: coinvolta una terza auto

Indagato anche il conducente di una Fiat Panda per l'incidente avvenuto lo scorso 30 gennaio

Il professore Roberto Vitelli, 59 anni
di Marina Mingarelli
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Giovedì 2 Giugno 2022, 12:00

Ciclista investito in via Gaeta tra Frosinone e Ceccano, l'inchiesta ad una svolta. Nei giorni scorsi l'ingegnere Fabrizio Ceramponi, consulente incaricato dalla procura, ha depositato la perizia cinematica che ha riguardato l'incidente avvenuto lo scorso 30 gennaio in cui ha perso la vita Roberto Vitelli, 59 anni, docente del liceo Sulpicio di Veroli. Per quanto riguarda la perizia si tratta di un accertamento tecnico bis scaturito dalla dichiarazione di un teste oculare che avrebbe assistito alla scena dell'incidente e aveva chiamato in causa anche il conducente di una Fiat Panda.

Secondo quanto rilevato dal consulente incaricato dal sostituto procuratore dottor Vittorio Misiti, la Smart su cui viaggiava un 23enne di Vallecorsa finito sul registro degli indagati per omicidio colposo (al momento del fatto il ragazzo era stato arrestato e successivamente posto ai domiciliari) sarebbe stata costretta a sterzare bruscamente per evitare l'utilitaria che stava percorrendo una discesa. Quest'ultima non solo non avrebbe rispettato l'obbligo di fermarsi, ma addirittura avrebbe invaso parzialmente la carreggiata. A seguito degli elementi raccolti prima che venisse depositata questa seconda perizia, proprio a conclusione delle informazioni raccolte dagli investigatori, anche il conducente della Panda è finito sul registro degli indagati per la stessa ipotesi di reato: omicidio colposo.

Secondo quanto dichiarato dal conducente della Smart quel pomeriggio al fine di evitare un contatto con la Fiat Panda che aveva invaso parzialmente la carreggiata era stato costretto a sterzare bruscamente.

Era stato questo il motivo che aveva portato all'investimento del professore che va detto, è deceduto sul colpo. Tale ricostruzione dei fatti sarebbe stata confermata dall'amico che si trovava al lato passeggero.

Dunque nella condotta del conducente della Smart (la perizia su questa vettura è stata affidata al dott. Francesco Di Gennaro) ci sarebbe soltanto una concausa, essendo l'altra addebitabile eventualmente anche a colui che avendo invaso la carreggiata lo avrebbe costretto al fine di evitarlo, di invadere l'altra corsia da dove proveniva il povero prof. Roberto Vitelli. L'indagato è rappresentato dall'avvocato Claudia Padovani, mentre gli avvocati Giampiero Vellucci e Paola Pagliarella rappresentano la moglie e la figlia del compianto professore.
 

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