Serena Mollicone, le denunce di papà Guglielmo entrano nel dibattimento: acquisite le sue dichiarazioni

Il papà di Serena è stato sempre tra i più convinti che la verità sull'omicidio della figlia andasse cercata nella caserma

Processo Serena Mollicone, le denunce di papà Guglielmo entrano nel dibattimento: acquisite le sue dichiarazioni
di Vincenzo Caramadre
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Lunedì 21 Marzo 2022, 08:38 - Ultimo aggiornamento: 11:04

La sua battaglia è andata avanti per vent'anni. Chiedeva giustizia per sua figlia, Serena Mollicone. Ma papà Guglielmo non ce l'ha fatta. È scomparso alle soglie del processo, ora in corso dinanzi alla Corte d'Assise del Tribunale di Cassino, che vede imputati l'ex maresciallo della stazione dei carabinieri di Arce Franco Mottola, sua moglie Anna Maria, suo figlio Marco e i carabinieri Francesco Suprano e Vincenzo Quatrale. Tante volte, nel corso degli anni, Guglielmo Mollicone è stato ascoltato dagli inquirenti. Ora quelle sue dichiarazioni entreranno nel processo.


«Indagate sulla caserma», ha sempre il papà di Serena, indicando fatti e circostanze che lui riteneva utili per arrivare alla verità. Ha tirato in ballo persone che sono risultate poi di grande interesse investigativo e processuale. Parole che, anche sotto forma di atti verbalizzati, faranno parte del processo. A chiederne l'acquisizione è stata la parte civile, rappresentata dall'avvocato Dario De Santis (difensore storico della famiglia Mollicone). Concluso l'esame dei testimoni dell'accusa, dalla prossima udienza, in programma per venerdì, saranno ascoltati quelli delle parte civili. In calendario infatti c'è la testimonianza di Antonio Mollicone, il fratello di Guglielmo, ma anche del consulente della famiglia Mollicone Luciano Garofano, ex comandante dei Ris. In questi due momenti le sommarie informazioni rese da Guglielmo e già agli atti, torneranno di attualità. Il papà di Serena è stato sempre tra i più convinti che la verità sull'omicidio della figlia andasse cercata nella caserma. Questa la tesi al centro dell'opposizione alla richiesta avanzata dalla Procura nel 2016.

Ipotesi avvalorata dal giudice che ha disposto la prosecuzione delle indagini. 

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Ma in queste ore a tenere banco è la ricerca di una testimone chiave, Sonia Da Fonseca che non è stata trovata all'indirizzo in possesso della difesa. In queste ore è partita un nuovo atto, da parte dell'avvocato De Santis, con il quale viene convocata la donna all'udienza del 25 marzo prossimo. La sua testimonianza è di particolare importanza perché dovrà confermare o meno le dichiarazioni già rese ai pm sulla presenza di Serena Mollicone la mattina del primo giugno 2001 nella caserma di Arce. A confidarcelo sarebbe stata Anna Rita Torriero, la conoscente di Santino Tuzi (il brigadiere morto suicida nel 2008) che la mattina della scomparsa di Serena era andata in caserma per portare un panino a Tuzi.

 

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