Primarie Pd a Cassino, sfida a tre: Enzo Salera, Luigi Maccaro e Sarah Grieco

Primarie Pd a Cassino, sfida a tre: Enzo Salera, Luigi Maccaro e Sarah Grieco
di Domenico Tortolano
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Domenica 31 Marzo 2019, 16:56
Sono tre i candidati a sindaco che si sfideranno alle primarie del centrosinistra che si terranno sabato dalle 8 alle 20 a Cassino. Si tratta di Enzo Salera del Pd, già assessore nella giunta Petrarcone, con 354 firme, di Sarah Grieco, ex consigliere comunale, con 428 e di Luigi Maccaro dell’associazione Demos, direttore della comunità di Exodus in città, con 473. Il minimo delle firme era di 250 e un massimo di 500 e un contributo di mille euro per candidato.
Hanno depositato le loro candidature con allegate le firme dei loro sostenitori nella sede del Pd alla presenza di Mauro Buschini della direzione nazionale del partito e della commissione primarie formata da Romeo Fionda, Giuseppe Moretti e Marco Procino. Hanno rinunciato a candidarsi l’ex sindaco Giuseppe Golini Petrarcone e il segretario uscente Marino Fardelli. Ora comincia per i candidati la mini campagna elettorale per portare più votanti alle primarie. Il vincitore sarà il candidato a sindaco del centrosinistra alle elezioni comunali di Cassino del 26 maggio.

«Sono orgoglioso di aver chiesto dal primo momento le primarie e felice della partecipazione dei cittadini già dalla raccolta delle firme – ha detto Maccaro -. E’ la prima volta che si fanno le primarie per la scelta del candidato a sindaco e sarà sicuramente un’esperienza importante».

Il capogruppo del Pd alla Regione, Buschini, ha invitato tutti a sostenere il candidato per vincere le elezioni e tornare a governare il secondo comune, dopo Frosinone, della provincia. Per Buschini «l’unica via per le elezioni comunali di Cassino è quella che passa per le Primarie». Salera è sostenuto da gran parte del partito tra cui l’ala che fa capo a Francesco Mosillo e a Barbara Di Rollo oltre che dai partiti di centrosinistra. E quindi un invito alle altre componenti di sostenere il candidato unico del partito.

A Petrarcone, deluso, resta l’amarezza per la mancata indicazione nonostante l’avvio della candidatura di un mese fa quasi certa. Poi alcuni passaggi sbagliati, come la promessa di nomina già di due assessori prima ancora delle alleanze. Quindi le polemiche e il ricorso alle primarie con l’abbandono di Petrarcone e di Fardelli. Quindi l’ammonimento dal segretario provinciale Domenico Alfieri: «Chi si schiera contro il candidato del Pd è fuori dal partito».
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