GLI INTERROGATIVI
Una vicenda anomala che presenta ancora dei lati oscuri. Uno su tutti: perché la donna, prossima all’accettazione per diventare una suora di clausura, ha reagito in maniera così violenta? Si è trattato di un’aggressione senza motivo causata da un raptus oppure di una reazione legata a ragioni ben precise? Tra le ipotesi circolate ce ne sarebbe anche una riguardante una catenina d’oro, ma al momento la vicenda è avvolta nel mistero.
Qualcosa di più preciso potrebbe emergere la prossima settimana quando la religiosa, assistita dall’avvocato Nicola Ottaviani, verrà ascoltata in Procura. In base a cosa riferirà ai magistrati dipenderà la piega che potrebbero prendere le indagini. Per il momento l’aspirante suora non ha rilasciato alcuna dichiarazione. Nessun commento nemmeno negli ambienti della parrocchia. I due, entrambi nigeriani, si conoscevano da tempo. Lui, don Taddeo, 40 anni, da tempo esercita il sacerdozio in provincia di Frosinone. Lei, 37 anni, sta per diventare suora di clausura.
L’AGGRESSIONE
Venerdì doveva essere un pomeriggio di preghiera come tanti altri. Don Taddeo si era recato al monastero di Veroli per celebrare messa. Così ha fatto, poi è successo l’impensabile: la donna ha raggiunto la sagrestia e lo ha colpito alla testa con un mattoncino. Le altre religiose hanno provata a fermarla, mentre il sacerdote, con il volto pieno di sangue, ha raggiunto l’uscito della chiesa. Un passante lo ha visto e ha chiamato i soccorsi. Il prete è stato portato al pronto soccorso del capoluogo, nel frattempo sul posto sono arrivati i carabinieri che hanno raccolto le prime testimonianze per ricostruire quanto accaduto. Ora però, con l’apertura del fascicolo per lesioni gravi nei confronti della suora, la faccenda è in mano alla Procura.
© RIPRODUZIONE RISERVATA