«Più poteri alle Province»
Il presidente Pompeo
sollecita la Regione

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Martedì 28 Gennaio 2020, 21:53 - Ultimo aggiornamento: 21:56

Si è svolto , in Regione Lazio, l’incontro tra il presidente di Upi Lazio e presidente della Provincia di Frosinone, Antonio Pompeo, accompagnato dal direttore Adriano Marini, e il vicepresidente della Giunta regionale, Daniele Leodori, insieme al presidente del Consiglio regionale, Mauro Buschini e al capo di gabinetto del presidente Zingaretti, Albino Ruberti.
C’erano anche il presidente della Provincia di Latina, Carlo Medici, accompagnato dal suo vice, che è anche vicepresidente di Upi Lazio, Vincenzo Carnevale; il presidente della Provincia di Rieti, Mariano Calisse e quello della Provincia di Viterbo, Pietro Nocchi.
 
Un momento di confronto, che era stato sollecitato dall'Upi Lazio, è stata l’occasione per analizzare il documento, sottoscritto dalle Province del Lazio, in cui si chiede in primis una profonda rivisitazione della legge 56/14 (cd legge Delrio) in tema di ruoli, funzioni e risorse da riconoscere a questi enti.
Ma, subito dopo, si evidenzia la necessità – rimarcata oggi dal presidente Pompeo – di un canale di collegamento tra Regione, da un lato, e Province e Città metropolitana dall'altro, per consentire una corretta gestione del processo di razionalizzazione delle funzioni di coordinamento del territorio. Con particolare riferimento a due settori di rilevante importanza: ambiente e formazione.
 
“In qualità di presidente di Upi Lazio – ha detto Pompeo – ho sottoposto all'attenzione del vicepresidente della Giunta regionale, Daniele Leodori, che ringrazio per la disponibilità al confronto, il bisogno di creare un filo diretto tra le Province e la Regione, come già accade in altri territori, affinché si possa operare insieme su due piani: da un lato il riordino istituzionale, dall'altro quello diretto a evidenziare e risolvere le enormi difficoltà di natura gestionale, che ancora oggi purtroppo si riscontrano. E non è più possibile – ha aggiunto – che queste vengano affrontate con limitati contatti tra ciascuna Provincia e singoli assessori o dirigenti regionali. Serve, invece, un rapporto diretto che consenta di applicare una gestione sistematica e organica delle problematiche, perché la regola dell’unione delle forze e del gioco di squadra vale a tutti i livelli.  E questo ancora di più se parliamo di ambiente, con tutte le difficoltà legate alla carenza di personale (sia in termini numerici che di professionalità) e di risorse economiche, così come accade anche per la Formazione. Sono, comunque, soddisfatto – ha concluso il presidente Pompeo – per quanto affermato dal vicepresidente Leodori, che ha riconosciuto la difficoltà delle Province per una legge sbagliata e garantito l’impegno a procedere per settori, focalizzando l’attenzione su temi e materie precise e ipotizzando – nel caso dell’ambiente, ad esempio – la possibilità di siglare convenzioni in base alle necessità. Soltanto stabilendo un percorso comune e condiviso tra Province e Regioni, si potrà uscire dal pantano normativo e gestionale in cui i nostri enti sono finiti a causa della mancanza di certezze amministrative, funzionali ed economiche”.
 
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