Pio IX, il Papa che sostenne l’arte urbanistica in Ciociaria

Il palazzo della Provincia di Frosinone
di Maria Laura Lauretti
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Venerdì 12 Maggio 2023, 17:51

Successe esattamente 160 anni fa quando il territorio ciociaro aveva aspetti e caratteristiche storico culturali molto diversi da quelli attuali. Fu un’occasione importante per farsi notare e per iniziare a disegnare quei riferimenti urbanistici e artistici che sono rimasti evidenti nell’ultimo secolo e mezzo. Ciò che accadde nella settimana in cui Papa Pio IX viaggiò nelle principali città dell’allora terra di Campagna, la seconda visita che fece il Papa nel nostro territorio, sarà oggetto di un interessante convegno che domani mattina, sabato 13 maggio, a partire dalle 10,30, si terrà nel Salone di rappresentanza della Provincia di Frosinone.  

L’evento è promosso dall’ associazione culturale ‘Ci Vediamo in Provincia’, attiva già da diversi anni, in una specifica attività di rilancio del turismo locale.

Interverranno don Lorenzo Cappelletti, ordinario di Storia della Chiesa presso l’Istituto Teologico Leoniano di Anagni e Lorenzo Riccardi, funzionario e storico dell’arte, Soprintendenza archeologia belle arti e per le province di Frosinone e Latina.

Il convegno darà il via ad una serie di visite guidate organizzate dall’associazione ‘Ci Vediamo in Provincia’ sui luoghi che furono tappe del viaggio di Pio IX, tra Frosinone, Anagni, Alatri, Veroli, Ceprano e Ferentino. “In tanti, figli del pendolarismo universitario - concordano il presidente dell’associazione Paolo Ruggeri e il responsabile dei rapporti istituzionali Giuseppe Pettenati - ci sentivamo dire troppo spesso “voi a Frosinone non avete nulla”, per poi dimostrare il contrario con le affollate visite guidate che abbiamo organizzato, come l’evento ‘A Spasso per il Capoluogo’;  un’iniziativa che ha suscitato una grande soddisfazione. Ora un convegno che tocca l’ intero territorio provinciale. La Ciociaria non è solo un posto dove mangiare, ma anche - e soprattutto - tante bellezze da scoprire. Dimostriamolo, facciamo ruggire il leone culturale, spiegando i nostri tesori nascosti” chiosano dall’ associazione.

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