Pina Terenzi, la donna del Cesanese: «Il settore del vino innovato dalla rivoluzione femminile»

L'imprenditrice di Serrone, 52 anni, è la nuova presidente del Consorzio del Casanese del Piglio

Pina Terenzi, la donna del Cesanese: «Il settore del vino innovato dalla rivoluzione femminile»
di Annalisa Maggi
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Mercoledì 29 Marzo 2023, 09:29 - Ultimo aggiornamento: 20:54

Il Consorzio di tutela per il Cesanese del Piglio si tinge di rosa, il neo presidente è Pina Terenzi. Imprenditrice "figlia d'arte", 52 anni, è cresciuta tra i vigneti e la cantina della pluripremiata azienda vitivinicola "Giovanni Terenzi" di Serrone. È presidente nazionale dell'associazione "Donne in campo", organo della Confederazione italiana agricoltori, e membro dell'associazione "Le donne del vino". Nella sua azienda si occupa di amministrazione, public relations e organizzazione di eventi; nel 2008, insieme ad altri produttori, è riuscita a far ottenere la Docg al Cesanese del Piglio, primo vitigno nel Lazio a vantare il prestigioso marchio.

Come è posizionato oggi il Cesanese?

«Ogni regione d'Italia si identifica con un proprio vino e il Cesanese, pur essendo un prodotto di nicchia, comincia a posizionarsi bene, è un buon biglietto da visita del Lazio».

Il mercato è in ripresa dopo lo stop imposto dal Covid?

«Sta reagendo positivamente dopo lo stop imposto dalla pandemia.

Sstanno riprendendo i consumi e cresce sempre di più l'interesse verso i vitigni autoctoni. In timida ripresa anche l'export».

Ci sono molte aziende a conduzione femminile che producono il vino Cesanese?

«Sono circa un quarto del totale ma se consideriamo le figure femminili nella compagine societaria sono molte di più, quasi la metà».

Come pensa di mettere a frutto la sua esperienza di produttrice all'interno del Consorzio?

«Ho dato la mia disponibilità mettendomi a servizio di un ente di valorizzazione e promozione importante come il Consorzio di tutela, pensando di condividere con i soci le conoscenze e l'esperienza acquisita negli anni in questo lavoro. Mi piace pensare che la storia del nostro territorio, con la sua ruralità e grande capacità di accoglienza possa dare una svolta produttiva e turistica a una parte della Ciociaria che conserva tesori preziosi come il vino, il cibo e bellezze naturali e culturali».

Che significa essere un'imprenditrice nel mondo vitivinicolo?

«È un mondo che per molto tempo è stato prettamente maschile ma da quando le donne hanno pensato di aprire le porte delle aziende per far conoscere il proprio lavoro, la propria filosofia di produzione accogliendo gli ospiti e comunicando il vino in modo completamente innovativo, tutto è cambiato, si è sviluppato l'enoturismo e la visione femminile dell'agricoltura in genere, e del settore vitivinicolo in particolare, ha portato un grande valore aggiunto. La nostra azienda ad esempio dal 2021 ha iniziato il percorso di sostenibilità utilizzando l'agricoltura di precisione nei campi per tutelare di più l'ambiente ed essere parte attiva del cambiamento che l'Onu con l'agenda 2030 ci chiede, un atto responsabile che tutti dovremmo assumere».

Ci sono azioni che possono essere messe in campo per far conoscere e valorizzare meglio il Cesanese?

«Molto è stato fatto ma ancora di più si può fare. Occorrerebbe recuperare innanzitutto i terreni incolti e renderli produttivi con questo vitigno, comunicare di più l'amore per il nostro territorio attraverso l'accoglienza e trasmettere alle giovani generazioni il messaggio che occuparsi di agricoltura vuol dire andare oltre la mera produzione di cibo, vuol dire creare benessere, essere i principali tutori del territorio dove viviamo e delle risorse naturali».

Che tipo di prospettive possono aprirsi per il primo Docg del Lazio nei prossimi anni?

«L'istituzione della Docg ha fatto sapere al mondo esterno che un piccolo territorio come il nostro può produrre eccellenze perfettamente in linea con le altre Italiane».

Nel nuovo consiglio di amministrazione del Consorzio, con Pina Terenzi presidente, sono stati eletti Renzo Carella e Tiziana Vela vicepresidenti, e i consiglieri Federico Giuseppe Perinelli, Virginia Di Cosimo, Antonio Federici, Gabriella Grassi, Maria Elena Sinibaldi e Luca Sbardella.
 

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